AN torna partito, un percorso per ricostruire la Destra

Ad Avellino D'Ercole, Raffaele e De Conciliis firmano la mozione da portare alla Fondazione

Avellino.  

Rifondare una casa unica della Destra italiana. Un connubio tra modernità e tradizioni, nell’ambito di una storia fatta di cultura politica e di presenza sul territorio. Arriva anche ad Avellino, sostenuta da autorevoli referenti locali, la cosiddetta mozione dei 40enni che il 3 e il 4 ottobre giungerà all’attenzione della Fondazione di Alleanza Nazionale. Stamane, presso il Centro Studi “Tatarella”, si è svolta la presentazione della proposta.

Al tavolo Giovanni D’Ercole riferimento locale del Nuovo Centro Destra, che ha introdotto l’incontro spiegandone le motivazioni, Andrea Santoro e Franco D’Ercole (anche loro dell'Ncd), Gregorio Soccorso Raffaele ed Ettore De Conciliis (FdI). Gli ultimi tre tra i membri della Fondazione An e tutti appartenenti a quello che è stato l’ultimo partito unito e coeso della Destra sociale nazionale in Italia.

«Lo scioglimento di An e la costituzione del Popolo della Libertà ha portato successivamente ad uno smembramento della destra e dei suoi valori - ha spiegato l’ex capogruppo del centrodestra in consiglio comunale - che, quando anche il nuovo soggetto è finito e Berlusconi è tornato sui suoi passi, ha reso tutti più deboli. Adesso è arrivato il momento di ripartire da quella vecchia esperienza, modificando l’articolo due della Fondazione che vieta di svolgere attività politica».

«Oggi - ha dichiarato Santoro - raccogliamo tre firme importanti su questo cammino che ci siamo preposti. Un’idea trasversale condivisa da chi, pur partendo dalle stesse radici, ora milita in partiti diversi o appartiene a liste civiche. Vogliamo rinverdire i valori di quella che era la Casa della Destra italiana e che ha sempre fatto sintesi tra futuro e conservatorismo, producendo riforme importanti in Parlamento e lasciando segni indelebili in tutte le amministrazioni. Questo percorso dovrà essere condiviso con tutti e il prossimo fine settimana ci vedrà all’assemblea di Fratelli d’Italia, partito che ha ottenuto di utilizzare, in piccolo, il simbolo. Poi si passerà a quella della Fondazione alla quale chiederemo di far nascere un’associazione politica che dopo un congresso possa diventare partito e riprendere il percorso lasciato anni fa».

Per Franco D’Ercole «l’obiettivo principale dell’iniziativa è quello di rispondere ad un’esigenza di quanti non si sentono rappresentati e degli stessi iscritti alla Fondazione. Vogliamo dare nuovamente una Destra all’Italia e non sentirci più ospiti in casa di altri. Un sentimento che emerge con decisione anche ad Avellino, dove, in una città allo sbando, è assente la voce della Destra».

A sottolineare l’importanza dell’iniziativa anche De Conciliis, dirigente provinciale di Ncd e candidato alle ultime elezioni regionali: «Non si tratta di un’operazione artificiosa ma di mettere insieme sensibilità che hanno un comune denominatore e valori condivisi».

Sulla stessa lunghezza d’onde Gregorio Soccorso Raffaele che ha parlato di «nostalgia del futuro» e di «commozione nel vedere dei giovani che, con tanta passione, si impegnano per far riemergere quella che era la Destra immaginata da Almirante. Una Destra che sapeva parlare alla gente ed interpretare le sue istanze e che ora non c’è più…».

Alessandro Calabrese