Voto Nargi: si inquina la realtà, gli altri candidati non conoscono Avellino

Sull'inquinamento Avellino da due anni sotto la soglia di legge lo dice l'Arpac

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Laura Nargi, a proposito delle recenti dichiarazioni di alcuni competitors sulla condizione dell’aria che si respira in città.

Avellino.  

Da giorni assistiamo ad una particolare forma di inquinamento: quello della realtà. Causato da candidati che dimostrano sempre più di non conoscere la città». E’ quanto dichiara la candidata a sindaco della coalizione civica composta dalle liste “Siamo Avellino”, “Davvero” e “Viva la Libertà”, Laura Nargi, a proposito delle recenti dichiarazioni di alcuni competitors sulla condizione dell’aria che si respira in città.

«Il contrasto all’inquinamento ambientale è un tema portante del nostro programma di Governo. Ne va della nostra salute: non possiamo consentire mistificazioni. – continua Nargi - Il decreto legge numero 155 del 2010 stabilisce un tetto massimo di Pm10 nell’aria di 50 microgrammi al metro cubo, che non può essere superato più di 35 volte all’anno. L’Arpac è l’unico ente titolato a censirlo ed Avellino aveva sforato questi parametri per quasi 10 anni consecutivi, fino al 2021».

Ed ecco l’inversione di rotta. «Negli ultimi 2 anni, Avellino non ha mai superato la soglia di PM10 consentita dalla legge. – spiega la candidata a sindaco della coalizione civica - Siamo passati dai 78 sforamenti del 2020 ai 26 del 2022 e ai 29 del 2023. Le misure adottate negli ultimi anni, come la delocalizzazione del terminal bus dal centro, lo stop ai roghi agricoli tutto l’anno, l’obbligo di dotare tutti i forni e gli impianti di riscaldamento a biomasse di abbattitore delle polveri sottili e la campagna di censimento delle caldaie, hanno portato i loro frutti.

Questo raccontano i dati ufficiali dell’Arpac. – conclude Nargi - Questa è la realtà. Il resto è disinformazione e propaganda. Tutto il resto è smog».