"Siamo venuti alla seduta del consiglio comunale perché volevamo che i consiglieri e la Giunta tutta ci potessero guardare dritti negli occhi mentre per l’ennesima volta remavano contro gli interessi dei giovani della città negando loro il diritto di un Forum dei Giovani.
Lo ammettiamo, abbiamo avuto dei pregiudizi. Pensavamo che avrebbero avuto questo coraggio. Ma dobbiamo complimentarci con questa amministrazione per aver fatto anche peggio di quello che speravamo.
Ma procediamo con ordine: prima cosa a lasciarci di stucco è stata l’assenza dell’Assessore Luongo, rappresentante istituzionale delle politiche giovanili, il più giovane tra i ruoli istituzionali in aula. Tutto questo in teoria, perchè essere assente sulle questioni giovanili si tratta di un fatto politicamente grave perchè significa aggregarsi anche lui a quella schiera della politica vecchia che utilizza i giovani come retorica per i loro interessi personali.
E su questo un giorno magari ci darà delle risposte sulla Cittadella dei Giovani, sugli Stati Generali delle Politiche Giovanili e sul motivo per cui il Samantha Della Porta alla fine ha avuto un'altra destinazione d'uso rispetto alle promesse di due anni fa fatte sulla pelle dei giovani avellinesi Sul perchè non si è più fatto niente e sul se alla fine è valsa la pena tentare di distruggere una delle esperienze giovanili più importanti di questa città.
Passiamo alla cosa probabilmente ancora più grave: molti di noi hanno assistito per la prima volta ad un Consiglio Comunale e vedere mano mano l’aula svuotarsi dai consiglieri di maggioranza per non raggiungere il numero legale per la votazione sull’approvazione del regolamento del Forum dei Giovani è stato un punto talmente basso che anche dei pregiudiziosi come noi sono rimasti spiazzati.
Quello che si è compiuto oggi è tutto quello che allontana i giovani alla politica e la politica dai giovani. Questo è esattamente l’emblema del perchè della poca fiducia nelle istituzioni e soprattutto uno dei motivi per cui Avellino continua ad essere una città ancorata al passato e non attenta alle nuove generazioni.
Leggiamo di articoli che provano a raccontare la vicenda di ieri come qualcosa che le opposizioni hanno costruito strumentalizzando i giovani e che “nulla hanno di nobile e di concreto. Né dal punto di vista della prassi amministrativa e tantomeno dell’interesse e dell’attenzione rivolti ai giovani della nostra città”.
Non provateci a cambiare la narrazione di quello che è accaduto oggi e fatevi un esame di coscienza perché non avete alcun diritto di parlare a nome nostro e dei nostri bisogni che non hanno nulla a che fare con lo scempio perpetrato oggi da parte dell’Amministrazione.
Siamo giovani ma giovane non è sinonimo di manipolabile e questo a fatica, dovrete accettarlo. Perchè siamo giovani ma non siamo esenti da responsabilità. Siamo giovani e siamo precari, siamo giovani e siamo studenti e spesso anche studenti lavoratori.
Siamo giovani ma crediamo in un Avellino vivibile. Un Avellino migliore di questa. Ribadiamo quanto espresso nel nostro ultimo comunicato: alla fine, se continuate così, rimarrete sempre più soli e questa città sarà svuotata da tutte le energie che la nostra amata città ha bisogno per uno sviluppo su misura di tutti. Se questo è il sentiero che avete deciso di intraprendere, fatecelo sapere. Non perché così ci metteremo l’anima in pace. Chi come noi ama Avellino non smetterà di lottare per costruire quello che non siete riusciti a costruire voi. Ma fatecelo sapere perché ormai è diventato anche svilente per voi riempirvi le bocche de “i giovani” buttando soltanto macigni sulle loro spalle.