Scontro rifiuti, "La Regione non fa il tifo per nessuno, garante sui tempi"

Il vice presidente intervenuto al polo Giovani al tavolo promosso dai consiglieri regionali

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Avellino.  

Rifiuti in Irpinia, la Regione non entra nel conflitto politico in atto tra Ato, Provincia e Comune di Avellino ma sarà garante e vigilerà sui tempi della riorganizzazione del servizio. Il vicegovernatore Fulvio Bonavitacola intervenuto al tavolo istituzionale che si è svolto ieri pomeriggio presso il Polo Giovani di Avellino, su input della deputazione irpina (Maurizio Petracca, Vincenzo Alaia, Livio Petitto e Vincenzo Ciampi) dichiara “massimo rispetto per la scelta del sindaco Festa” e spinge per il completamento degli impianti.

Chi sperava in un'opera di mediazione della Regione con l'indicazione di un modello condiviso da seguire per uscire dall'impasse è rimasto deluso. Palazzo Santa Lucia sarà piuttosto garante che il processo, qualsiasi esso sia, conduca brevemente al nuovo assetto di gestione raccolta e smaltimento dei rifiuti. "La regione non fa il tifo per nessuno, ma vigileremo affinché il processo si porti a termine e se questo non avviene nei tempi giusti interverremo" ha detto Fulvio Bonavitacola. 

Come è noto, lo scorso 29 marzo l'ente d'ambito ha costituto Irpinia Rifiuti Zero spa, la newco interamente partecipata a cui affidare il servizio di gestione dei rifiuti in Irpinia. Il sindaco di Avellino Gianluca Festa invece ha optato per il Sub ambito  e la creazione della Grande Srl, una società mista con un socio privato nella gestione del servizio.

Una decisione  che il sindaco in apertura di lavori (prima di andare in consiglio comunale) ha difeso strenuamente ribadendo che “Non si tratta di una scelta ideologica ma di una precisa scelta amministrativa, per dare alla città un servizio più efficiente e meno caro, senza le incrostazioni e i costi derivanti da venti anni di mala gestione”.

Una scelta di totale autonomia che il braccio destro di De Luca afferma di “rispettare” e invita a non fare drammi: "La governance pubblica nei servizi essenziali è una garanzia importante, tuttavia la società mista è uno strumento di tutto rispetto perché consente di valorizzare il know-how ovvero la competenza imprenditoriale. Dunque, ha il pregio di essere espressione del potere pubblico senza chiudersi al mercato. Assoluto rispetto per una decisione di questo tipo".

Attenzione sui tempi. "Nelle prossime settimane approveremo una normativa regionale che stabilirà i tempi entro cui devono concludersi alcune attività come il trasferimento degli impianti stir e l'affidamento dei servizi agli enti d'ambito. Daremo una tempistica stringente ed eserciteremo i poteri sostitutivi se dovessimo registrare ancora dei ritardi su entrambi gli aspetti".

Sul parere negativo espresso dalla Corte dei Conti nei confronti del percorso dell'Ato Rifiuti, il vicegovernatore ha affermato: "Non giudico la Corte dei Conti ma, secondo il mio parere, dà un'interpretazione restrittiva della norma perché assume che entro la data del 30 marzo l'intero iter di affidamento del servizio doveva essere completato; mentre a me sembra che la norma parli della costituzione della società. Ad ogni modo non entro nel merito perché noi non siamo un organo di controllo né un'amministrazione direttamente impegnata nella gestione. La nostra regola è quella di rispettare le decisioni degli enti territoriali purché siano celeri, se non vanno avanti interveniamo".

Sull'adeguamento dell'impiantistica tuttavia l'assessore regionale è stato chiaro: "Bisogna colmare i ritardi al più presto. Tante volte i Comuni sono stati sollecitati a prendere l'iniziativa per la realizzazione dell'impianto di trattamento della frazione organica. Al momento, abbiamo in previsione un ampliamento di Teora: è l'unico dato concreto. Credo che dobbiamo assolutamente colmare dei ritardi, un compito che spetta agli organi di governo territoriali. Auspichiamo che l'adeguamento impiantistico avvenga al più presto, altrimenti si rischia di dover portare la frazione organica a spasso per l'Italia con aggravi tariffari. Su questo ho visto molta distrazione se non vera e propria freddezza. Il progetto di Chianche va avanti ed è uno dei pochi Comuni che ha dato la sua disponibilità in concreto e in modo operativo. Naturalmente gli impianti servono e ben vengano altre iniziative" ha concluso.