Il gruppo consiliare di minoranza Progetto Aiello aveva chiesto il rispetto della legge 56/14 legge art. 1 comma 137 Legge Delrio in tema di parità di genere.
La legge prevede che “nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico”.
Quindi una giunta di 5 componenti deve avere 2 assessori dell’altro sesso;
Una giunta di 3 componenti deve avere una assessore dell’altro sesso.
“La richiesta del gruppo di minoranza non è stata accolta – afferma il capogruppo Gerardo Candido - Era intervenuto il Prefetto di Avellino, sensibilizzando il sindaco al rispetto della legge: ma non è bastato nemmeno questo al primo cittadino di Aiello.
Ora la sentenza del Tribunale: tutte le nomine sono decadute e le motivazione di difesa addotte dal sindaco non hanno alcun fondamento giuridico.
Le strade da percorrere erano diverse, le abbiamo richieste e suggerite. Ma siamo rimasti inascoltati.”
Continua la consigliera Connie Della Sala “Rispetto ad un sindaco che non vuol sentire ragioni, non ci è rimasto che la via legale. Una questione di legalità, di rispetto della legge, di promozione delle pari opportunità che rappresentano la cifra dell’impegno amministrativo di Progetto Aiello. “
“E’ stato arrecato un grave danno all’immagine del comune – afferma il consigliere Virgilio De Girolamo - e alla regolarità della sua azione, è stata violata una legge fondamentale, le delibere adottate da questa giunta sono riconducibili ad un organo composto illegittimamente. Per difendersi in Tribunale, l’Amministrazione comunale ha utilizzato i soldi dei cittadini.”
Ora il gruppo si chiede: Chi risponderà di tutto questo?
Manlio Lomazzo: “Purtroppo siamo rimasti inascoltati, su questa vicenda e su altre. Bastava avere buon senso e un minimo di conoscenza giuridica.
Da consiglieri di minoranza, da cittadini, sentiamo il dovere di vigilare sul rispetto delle normative da parte dell’Amministrazione: i cittadini aiellesi hanno il diritto di essere amministrati da una Giunta formatasi nel pieno rispetto della legge e il sindaco non è al di sopra della stessa.”
Conclude il capogruppo Gerardo Candido: “Non è una nostra vittoria, non stiamo disputando una partita di calcio. E’ una pagina triste, tristissima della gestione amministrativa del nostro comune che qualcuno si è ostinato a scrivere e che noi abbiamo cercato di evitare in ogni modo”.
Il capogruppo sottolinea che la legalità è un obbligo, nessuno è al di sopra della legge, neppure gli esponenti politici. Il rispetto delle regole è rispetto della democrazia e dei diritti di tutti.
Anche la consigliera regionale alle pari opportunità onorevole Mimma Lomazzo ha commentato la sentenza: “Sia di esempio”.
Il gruppo Consiliare Progetto Aiello è stato assistito dall'avvocato Manganelli