Molto bene ha fatto il sindaco Festa a stigmatizzare la surreale inaugurazione dell’autostazione di Avellino, priva di agibilità e di collaudo tecnico-amministrativo, definendola una “passerella politica”.
La disinvoltura con la quale il Governatore De Luca e la sua parte politica utilizzano i propri ruoli istituzionali per finalità elettorali è cosa talmente nota da non destare ormai meraviglia alcuna ma, in taluni casi, la prassi deluchiana sfonda il muro dell’azzardo politico per sconfinare in una sorta di teatro dell’assurdo.
Del resto il Partito Democratico, pochi giorni or sono, era venuto ad annunciarci l’intenzione di rilanciare e potenziare la sanità irpina, come se il suo capolista alla Camera Piero De Luca non avesse alcuna relazione politica, personale e familiare con il proprio padre il Governatore Vincenzo che di ospedali e reparti ospedalieri in provincia di Avellino ha fatto strame.
Non mi meraviglierebbe, tra le altre cose, che la prossima settimana arrivasse qualcuno da Napoli ad annunciare una fantomatica riapertura dell’ospedale Landolfi di Solofra, così tanto per non guastare il clima Kafkiano.
Certamente capisco che le supine accondiscendenze di certa deputazione regionale irpina abbiano, nel tempo, convinto il Governatore che da queste parti si possa dare a bere alla gente qualunque cosa, ma l’Irpinia è terra ben diversa dalla “provincia beota” che viene immaginata nelle alte stanze del Partito Democratico regionale ed ha fatto bene il Sindaco di Avellino a denunciare questa ennesima "sceneggiata".