Appuntamento pomeridiano al Circolo della Stampa con il segretario nazionale di +Europa, Benedetto Della Vedova, che lancia la volata ai candidati alle prossime politiche del 25 settembre, gli irpini Bruno Gambardella Alfonso Maria Gallo e Angelo Di Pietro, e Manuela Zambrano, capolista per la Camera.
Dopo il divorzio da Calenda, la formazione di Emma Bonino che corre in coalizione con i Democratici e Progressisti, punta a intercettare i liberali che non si riconoscono nelle politiche del centrodestra.
Il voto. “Il voto liberale che non aiuta la destra di Meloni e Salvini è il voto a +Europa – ha detto il Sottosegretario agli Esteri del governo Draghi - La campagna elettorale comincia ora ed è necessario che si comprenda che la legge con cui andremo a votare non è una legge proporzionale: oltre un terzo dei collegi, 225 su 600, sono assegnati con meccanismo maggioritario, cioè la coalizione che ottiene un voto in più si prende il seggio. Questo significa che se non vogliamo consegnare l’Italia nelle mani dei sovranisti Salvini e Meloni, bisogna fare una scelta precisa votando Pd +Europa e gli alleati. Questo è il vero voto utile per provare a vincere la grande sfida. La risposta ai problemi non è chiudersi, non è l'isolamento, dobbiamo fare in modo che l'Italia resti ancorata fortemente all'Europa”
Crisi energetica e Pnrr. “L'Italia non ha ottenuto 200 miliardi dai contribuenti europei perché siamo più bravi e più belli – continua Della vedova – Abbiamo ricevuto più fondi degli altri paesi perché siamo più fragili, perché c'è da fare un grande lavoro sul piano strutturale delle riforme. Quei fondi straordinari servono per fare cose straordinarie – come colmare il divario tra nord e sud e tra le aree interne e le aree costiere - non per le emergenze. Per aiutare le famiglie il Governo Draghi, nonostante il fatto che è stato sfiduciato proprio dal Movimento Cinque Stelle dalla Lega e da Forza Italia, sta mettendo in campo misure di sostegno per imprese e famiglie contro il caro bollette. Dopodiché la vera battaglia per l'energia si combatte in Europa. Solo ottenendo a livello comunitario un tetto massimo al prezzo del gas e opponendosi, tutti insieme, al ricatto energetico di Mosca, possiamo sperare di uscirne senza troppi danni. Ma da soli – ribadisce Della Vedova – non si va da nessuna parte, con le destre rischiamo di sprofondare nel mediterraneo”.