Pomicino ad Avellino: "La politica italiana ha bisogno di un grande centro"

L'ex Ministro ha presentato il suo ultimo libro "Il grande inganno"

pomicino ad avellino la politica italiana ha bisogno di un grande centro
Avellino.  

Ad Avellino per presentare il suo ultimo libro “Il grande inganno”, ospite di Giuseppe Gargani, l’ex Ministro Paolo Cirino Pomicino ha compiuto un excursus dalla prima Repubblica ai giorni nostri e il giudizio della politica attuale è stato impietoso.

"Il titolo scelto evidenzia che il declino economico, sociale, meridionale del paese è stato accompagnato da una narrazione piena di manipolazioni e di notizie false. L’unico modo è spiegare alle persone cos'era l'Italia e cos'è l'Italia oggi. Noi speriamo di creare nelle coscienze una rivoluzione, cercando di capire come uscire da questo degrado. Facciamo degli esempi. Negli anni ‘80 abbiamo avuto quattro governi, più un piccolo governo elettorale. Mentre, i primi dieci anni della seconda Repubblica, i governi sono stati sei. Olttretutto le maggioranze parlamentari sono state modificate già sette volte e aggiungo che, in realtà, tutte quelle della prima Repubblica erano anche una maggioranza del paese. Quelle della seconda Repubblica, invece, erano tutte minoranze del paese”.

“Da questa situazione - ha proseguito Pomicino - si può uscire se tutti i partiti che hanno abbandonato la propria identità, la propria cultura di riferimento, la democrazia interna che viene imposta dall’articolo 49 della Costituzione, riassumono una cultura di riferimento e riscoprono gli organi collegiali; capaci di reclutare la classe dirigente non in maniera cortigiana. In questo modo torneremo a essere un Paese guidato dalla democrazia dei partiti e non da comitati elettorali di ciascun segretario nazionale”.

Non poteva mancare un ricordo di Ciriaco De Mita nella sua Irpinia. " È' stato un segretario con cui io spesso non mi sono trovato d’accordo. Ma la diversità di pensiero non impediva amicizia ed empatia, tanto che nel 2017 tentammo l’ultima volta insieme di fare un grande convegno a Roma cercando di riprendere il filo di un discorso interrotto. Purtroppo i democristiani di oggi sono irrilevanti, tanto a destra quanto a sinistra".