Valle del Sabato, l'impegno della Provincia su inquinamento e rifiuti

Il presidente Buonopane ha incontrato il coordinamento Nessuno tocchi l'Irpinia

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Avellino.  

 

Si è svolto, presso la sede di Palazzo Caracciolo, un incontro del Coordinamento “Nessuno Tocchi L’Irpinia” con il Presidente della Provincia di Avellino Rizieri Buonopane per discutere delle problematiche inerenti la sostenibilità e lo sviluppo del territorio .

Hanno fatto parte della delegazione Ranieri Popoli, Prof. Piero Mastroberardino, dott. Franco Mazza, Carmine Camerlengo, Consigliere delegato del Sindaco di Altavilla Irpina, Armando Orlando, Consigliere delegato del Sindaco di Petruro Irpino, Maria Assunta Egidio e Noemi Aurisicchio, Assessore delegate del Sindaco di Santa Paolina.

Il confronto si è svolto in un clima di piena cordialità attraverso il quale gli esponenti del Coordinamento hanno rappresentato i diversi aspetti che toccano la preziosa e fragile area della Valle del Sabato, in specie le questioni dell’inquinamento del fiume Sabato, della salubrità dell’aria e della previsione di realizzare a Chianche, nel cuore dell’areale D.O.C.G. del “Greco di Tufo” , un impianto di trattamento e un correlato sistema logistico della filiera dei rifiuti organici .

Il tutto per ribadire non solo una documentata e ragionata contrarietà alla realizzazione del biodigestore, che tra l’altro ha trovato conferma nelle motivazioni della recente sentenza del TAR Campania, ma anche la volontà collaborativa per la migliore soluzione alternativa del problema in un contesto di valorizzazione della vocazione vitivinicola ed enoturistica del territorio.

Il Presidente Buonopane, ha confermato il suo fattivo interessamento verso quest’area strategica della provincia. 

Sul fiume Sabato, ha precisato che si sta provvedendo a realizzare un sistema di rilevamento e di monitoraggio per l’individuazione degli sversamenti illeciti e inquinanti da parte di soggetti operanti nell’area del bacino fluviale e che è in atto un Progetto integrato di recupero legato al “Contratto di fiume” ;

Quanto al biodigestore a Chianche, ha ribadito la sua contrarietà per quella localizzazione per le ragioni che la rendono oggettivamente una zona inospitale dal punto di vista delle compatibilità urbanistiche, morfologiche, logistiche, ambientali e socio-economiche, prendendosi in carico il bisogno di contribuire a individuare una necessaria quanto opportuna localizzazione alternativa, che nel contesto provinciale esiste e che è possibile ricercare attraverso un’assunzione di responsabilità politica in tempi ragionevolmente brevi e con spirito unitario .