Area vasta, i sindaci tornano in campo: «Si riparte dai rifiuti»

Pronto il progetto da 40 milioni per l'ammodernamento degli impianti

area vasta i sindaci tornano in campo si riparte dai rifiuti

Domani la riunione a Palazzo di Città. De Angelis: "Area Vasta è l'unico strumento in grado di intercettare finanziamenti. Sulle reti idriche perdiamo un'occasione perché gli Ato non sono pronti"

Avellino.  

Entra nel vivo l'attività di progettazione dell'Area Vasta di Avellino per intercettare i finanziamenti del Pnrr. Domani la seconda riunione operativa dei sindaci dei 45 comuni, dopo un primo confronto avvenuto il 23 ottobre scorso in cui sono stati organizzati i tavoli tematici sulle sei missioni del piano. Al prossimo vertice saranno presenti anche i referenti dell'Anci che forniranno supporto logistico per il progetto MediAree. Il compito dei sindaci sarà quello di scegliere almeno due progetti coerenti e fattibili per candidarli nei bandi in corso di emanazione per il Piano di Ripresa nazionale. Il primo riguarda il ciclo dei rifiuti ed è stato preparato in collaborazione con l’Ato, da presentare al Ministero della transizione ecologica entro febbraio. “Un piano da 40 milioni di euro che si muove su tre direttive: – spiega il sindaco di Chiusano, Carmine De Angelis – la meccanizzazione della rete di raccolta differenziata, l’ammodernamento e la realizzazione di nuovi impianti di trattamento e infine nuovi impianti di riciclaggio per lo smaltimento come compostiere di comunità, stazioni di trasferenza e impianti per fanghi di acque reflue, rifiuti di pelletteria e tessili. Per questo progetto siamo a buon punto, lo studio di fattibilità è pronto. Il secondo bando a cui possiamo candidarci è quello della digitalizzazione che uscirà a gennaio, ma c’è anche l’edilizia scolastica”.

Nel frattempo altri due progetti già presentati dall’Area Vasta sono già in graduatoria: quello dell’housing sociale che vede un finanziamento per 5 milioni nei comuni di Avellino, Sorbo, Chiusano, Mercogliano, S. Angelo a Scala e Pietradefusi, e quello per due centri contro la discriminazione sessuale che sorgeranno nel capoluogo e a Chiusano. “Le opportunità sono molte e per fortuna che esiste l’Area Vasta – aggiunge con una nota polemica De Angelis – questo strumento, fortemente voluto dall’ex sindaco Paolo Foti e da me a suo tempo, oggi ci consente di accedere a quelle misure finanziabili solo ai comuni o alle unioni dei comuni con popolazione superiore ai 100mila abitanti. Restano al palo finanziamenti importantissimi come quello da 300 milioni per l’ammodernamento delle reti idriche a cui l’Irpinia non può accedere perché l’ente d’ambito dell’Alto Calore non ha predisposto le procedure. In base al Dl 152 del 2006 ne possono beneficiare soltanto gli affidatari del servizio. Un problema che investe molti enti d’ambito della Campania, che si sono costituiti da più di cinque anni ma non sono ancora operativi” conclude De Angelis.