Pd Avellino, il Nazareno sospende il tesseramento on line

Il Partito si riserva di agire per via legale per tutelare la propria immagine

pd avellino il nazareno sospende il tesseramento on line

In attesa delle verifiche sull'identità dei 10400 iscritti verrà consentita la sottoscrizione solo alle persone delle quali sia certa l'identità, l'autonoma volontà di iscriversi al PD con risorse proprie e non provenienti da terzi

Avellino.  

Arriva da Roma lo stop al tesseramento on line del PD irpino. A distanza di una settimana dalla chiusura delle procedure sulla piattaforma informatica che hanno fatto registrare la cifra monstre di 10400 iscrizioni nel giro di 48 ore (pari a un incasso di quasi 300mila euro) la segreteria nazionale e il Commissario Michele Bordo, “non appena hanno avuto riscontro dai responsabili della piattaforma di tesseramento on line dell'andamento anomalo del tesseramento, hanno attivato tutti i controlli necessari ad individuare la reale natura dei fatti".

“Al momento in attesa del completamento di tali verifiche da parte dei competenti uffici del PD nazionale, le richieste di iscrizione al Partito effettuate attraverso tale piattaforma - adottata in quanto consente di rilevare con certezza l'identità di chi richiede l'iscrizione e di tracciare i corrispondenti pagamenti effettuati - sono sospese, e l'iscrizione al partito verrà consentita solo alle persone delle quali sia certa l'identità, l'autonoma volontà di iscriversi al PD con risorse proprie e non provenienti da terzi, e i requisiti previsti dal Codice etico del PD per l'iscrizione", prosegue. Non solo. "Il Partito Democratico si riserva di valutare tutte le azioni rivolte a tutelare la propria onorabilità e la propria immagine e a sanzionare gli eventuali comportamenti posti in essere da propri iscritti in contrasto con lo Statuto e il Codice Etico del partito".

In sostanza quello che doveva essere il sistema “sicuro” fortemente voluto dalla segreteria Letta per evitare brogli e polemiche nel tesseramento come è accaduto in passato, si è rivelato un boomerang.

Con le iscrizioni resta sospeso ovviamente anche il congresso che si sarebbe dovuto celebrare a fine mese per l'elezione di organismi legittimati e del segretario provinciale dopo sei anni di commissariamento. “E invece siamo punto e accapo – commenta con amarezza l'avvocato Nello Pizza candidato alla segreteria del Pd – E' stata la stessa segreteria nazionale a bloccare le procedure già avviate per il congresso con il commissario precedente, Aldo Cennamo. E sempre a Roma hanno voluto che stavolta l'iscrizione al partito non passasse dai territori, come è sempre stato, ma si svolgesse in maniera asettica con una ricarica prepagata on line. Procedure e regole che si sono mostrate evidentemente fallaci se il risultato è quello che abbiamo tutti sotto gli occhi. A questo punto mi chiedo: cui prodest?” conclude Pizza.