Fallimento Alto Calore, Maraia (M5S): Ora si arrivi a una soluzione politica"

Il deputato annuncia la presentazione di un'interrogazione al MITE

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"Ritengo che l’iniziativa della Procura di Avellino si rivelerà decisiva per arrivare anche ad una soluzione politica in merito alla situazione dell’Alto Calore ed alla gestione della risorsa idrica" dichiara Maraia

Avellino.  

"L’odierno comunicato stampa della Procura della Repubblica di Avellino ha squarciato definitivamente il velo sulla situazione dell’Alto Calore s.p.a". Così in una nota stampa il parlamentare del Movimento Cinque Stelle, Generoso Maraia, per il quale questa vicenda avrà ricadute e implicazioni sia sul piano locale che nazionale. 

"Ritengo che l’iniziativa della Procura di Avellino si rivelerà decisiva per arrivare anche ad una soluzione politica in merito alla situazione dell’Alto Calore ed alla gestione della risorsa idrica - dichiara Maraia -  Si può affermare che finalmente le mie interpellanze, interrogazioni ed altre iniziative sul tema non sono state vane. Tutte azioni nelle quali ho sempre sottolineato che la disastrosa condizione patrimoniale e finanziaria dell’ente si ripercuote inevitabilmente sulla qualità dei servizi offerti alla cittadinanza, unitamente al problema della ripartizione dell’acqua tra Campania e Puglia. In tempi non sospetti, inoltre, ho indirizzato richieste di interventi al fine di prevenire una crisi idrica in Irpinia e Sannio nel corso dei mesi estivi, al Presidente del Distretto Idrico Calore Irpino, Michele Vignola, al Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, Vera Corbelli, all’Ente Idrico Campano, nonché al Vicepresidente e Assessore all'Ambiente, Fulvio Bonavitacola. Ad oggi, purtroppo, devo constatare che nessuna delle suddette autorità investite della problematica ha dato riscontro alla mia richiesta, né ha palesato un interessamento alle gravi problematiche sollevate.L’iniziativa della Procura di Avellino ci dimostra che l’attuale gestione dell’Alto Calore non è riuscita, nel corso di questi anni, a migliorare la condizione economica dell’ente, né, tantomeno, la gestione della risorsa idrica. Ora occorre rinnovare un impegno istituzionale che porti ad adottare provvedimenti concreti, per dare sollievo alle finanze e agli assetti societari dei gestori del servizio idrico a capitale pubblico in condizioni patrimoniali problematiche, e ponendo le basi per una diversa e più giusta gestione dell’acqua. Ho anche intenzione di presentare una interrogazione al MITE per sapere se e come intenda intervenire sulla questione, a tutela dell’acqua pubblica e della qualità della vita dei cittadini" conclude Maraia.