Delle oltre 800mila firme raccolte in Italia quasi 40mila sono della Campania e anche nelle realtà più resistenti sotto il profilo ideologico e religioso c'è voglia di affrontare il tema dell'eutanasia legale in maniera seria e concreta perché, per dirla con Marco Cappato, “è una questione che ci tocca tutti da vicino”. Il tesoriere dell’Associazione "Luca Coscioni" è arrivato al Circolo della Stampa di Avellino per la campagna di sensibilizzazione che sta toccando tutte le cinque province regione. Fino al 30 settembre si può firmare nei tavoli, nei Comuni e finalmente anche on line: da circa un mese è possibile sottoscrivere il referendum per l’eutanasia legale anche sulla piattaforma digitale una novità storica che riguarda tutti i referendum e le leggi di iniziativa popolare. Ad Avellino finora sono state raccolte più di 1100 firme.
"L'iniziativa continua per dare la possibilità a chi lo vuole fare di firmare. E poi perché questi tavoli, gestiti da tanti volontari, sono diventati tavoli di informazione, di conoscenza sul fine vita, sul testamento biologico, le sedi da marciapiede dell'Associazione Luca Coscioni" dice Cappato. “Il referendum pone una scelta molto semplice anche se la questione può sembrare complessa: a chi appartiene la nostra vita? Si chiede di scegliere tra l'eutanasia clandestina che c'è già e una eutanasia legale fatat di regole conoscenza e responsabilità perchè la libertà porta con sé la responsabilità e la gente questo lo ha capito meglio e prima del ceto politico. Se un medico in Italia facesse quello che può fare oggi un medico in Belgio, Olanda, Lussemburgo, cioè aiutare chi lo chiede a morire, sarebbe condannato a 15 anni per omicidio del consenziente. Il quesito mira a rimuovere quella parte del codice penale che prevede quella fattispecie di reato inserita nel 1930". L’Associazione, sostenuta dai movimenti politici Più Europa, Europa Verde, Possibile, PLI, PRI, PSI, Radicali Italiani, Sinistra italiana e Volt, lavora per raccogliere entro il 30 settembre le firme autenticate necessarie per poter dare la parola ai cittadini su questo tema, e arrivare a una legge che renda tutti liberi di decidere sul fine vita.