Zone interne, il monito di Gambacorta: servono idee e progetti

Il Consigliere del ministro per il Sud Carfagna invita i sindaci a fare squadra

zone interne il monito di gambacorta servono idee e progetti

Sull'Alta Capacità: senza investimenti intorno rischia di diventare un binario morto

Avellino.  

Accelerare la progettazione definitiva degli interventi già finanziati e guardare al futuro con spirito di coesione, mettendo da parte i campanilismi. Solo così le aree interne, in particolare quelle del sud, potranno uscire dall'isolamento e frenare l'emorragia di cervelli e braccia. Ad aiutare i sindaci ci saranno una serie di azioni messe in campo dal Governo e in particolare dalla Strategia nazionale per le aree interne del Ministero per il Sud, un settore che la ministra Mara Carfagna ha affidato a Domenico Gambacorta, ex sindaco di Ariano e già presidente della provincia di Avellino. A distanza di quattro mesi dal suo insediamento Gambacorta - ospite della rubrica Punto di Vista condotta dal direttore del canale 696 Ottochannel Pierluigi Melillo - ha illustrato lo stato di avanzamento del programma di aiuti per le aree interne.

“Nella fase iniziale meno di due terzi dei comuni avevano firmato gli accordi di programma, oggi possiamo dire che entra nel vivo la messa in opera di uno strumento che potrebbe rivelarsi fondamentale – spiega Gambacorta - . L'obiettivo è garantire quei servizi essenziali come sanità, istruzione e trasporti in zone geograficamente meno accessibili o nei comuni al di sotto dei 3mila abitanti per i quali è pronto ad esempio il riparto di 100 mln di euro per le farmacie rurali. Per la viabilità ci sono disponibili da subito 300 milioni. E a breve si parte con i dottorati comunali per 150 giovani per specializzarsi proprio sul tema delle aree interne. Le risorse ci sono e ne arriveranno altre nei prossimi mesi. La sfida è saper cogliere quest'occasione provando a smetterla di giocare al ping pong delle responsabilità tra governo regione e comuni. Direi che è finito il tempo del lamento per i sindaci” aggiunge il consigliere di Carfagna. In Irpinia sono molti i progetti in campo, a cominciare dalla stazione dell'Alta capacità. “Ma attenzione – avverte l'ex sindaco - Quello rischia di rimanere un'opera inutile se non si realizzano tutto intorno iniziative e servizi, anche a carattere imprenditoriale privato. Non si può perdere tempo. Per il Pnrr c'è bisogno di progetti di qualità, e bisogna farsi trovare pronti con progetti esecutivi da rendicontare entro il 2026”.

Ci sono iniziative che però ancora non decollano come il progetto Pilota in Alta Irpinia. Secondo Gambarcorta alla base c'è un problema di governance. “Non si è riusciti a fare sintesi. Ecco perchè a breve da Roma partirà un programma di assistenza tecnica che accompagni gli enti locali a progettare, fare le gare, spendere bene i fondi europei”. Infine le infrastrutture mmateriali e la formazione. “Bisogna investire di più. Penso al Polo Enologico, un potenziamento dell'Unversità e della Ricerca  che può aiutare le aziende enologichge dell'Irpinia e del Sannio".