Nuova giunta alla Comunità Montana. La furia di Cervinara

Vittorio: "Lavoreremo per rappresentare tutti. Priorità ai lavoratori"

Rotondi.  

Con 15 voti su 23 la Comunità Montana Partenio-Vallo di Lauro ha una nuova governance. Che vede alla guida il riconfermato presidente (e sindaco di Avella) Domenico Biancardi.

Con lui in giunta gli assessori Virgilio Donnarumma (Torrioni), Giacomo Dello Russo (Mercogliano), Michele Bonfiglio (Taurano) e Claudio Vittorio (Rotondi).

Otto i Comuni che non hanno partecipato al voto e rappresentano, di fatto, la minoranza dell'assemblea.

«Così come la volta scorsa è stata un'intesa di natura territoriale, senza l'intervento dei partiti provinciali che invece nella precedente elezione avevano partecipato – spiega a Ottopagine il neo-eletto assessore Vittorio – . E tutte le zone, dal Vallo Lauro-Baianese al Partenio e alla Valle Caudina sono rappresentate».

Per l'esponente politico rotondese, si tratta di una conferma: «Mi impegnerò come sempre per il territorio, nei limiti dei nostri poteri e tenendo conto della crisi di sistema che vivono le Comunità Montane, fra emergenza forestali e fondi a singhiozzo. Punteremo con forza sui progetti per la forestazione e sull'accelerazione della spesa», è la road map tracciata da Vittorio.

 

Inevitabile, però, un riferimento al quadro territoriale. Ha fatto particolarmente rumore la scelta di Cervinara, attraverso il proprio delegato Lello Todino, di non partecipare alle operazioni di voto.

«E' chiaro che speravano di essere rappresentati in giunta – è la versione di Vittorio – . Ma dalla nostra c'era anche un criterio politico, oltre che territoriale, che ha fatto la differenza. Il presidente ha dovuto “sacrificare” Cervinara, ma è chiaro che parliamo di un territorio per il quale ci sarà massima considerazione, così come è sempre avvenuto anche in passato. Dispiace che non si possa essere in due a rappresentare la Valle Caudina nella giunta», conclude.

La questione però non finisce qui. Cervinara infatti è furiosa per l'esito del voto, ed intende chiedere spiegazioni ai rappresentanti provinciali dei partiti di riferimento. Il braccio di ferro potrebbe essere solamente all'inizio.