«L'Irpinia può crescere, c'è forza, voglia di fare e talento»

Parla Angelina Aldorasi

Avellino.  

Regionali, ci siamo. Intervista a tutto tondo alla candidata dell'Udc, Angelina Aldorasi.

Siamo agli sgoccioli della campagna elettorale. Un suo personale consuntivo, Preside Aldorasi. 

 

Sono molto contenta di aver preso parte a questa competizione soprattutto per un motivo: il contatto diretto con i territori, con i cittadini, con la provincia. Ho girato molto l’Irpinia, l’ho girata con piacere, e posso dirle che ho scoperto e riscoperto territori di grande fascino, luoghi con bellezze storiche, artistiche ed ambientali di pregio. Insomma, un’Irpinia che, malgrado tutto, è rimasta bella, affascinante, a tratti anche imbarazzante per il suo splendore. Ho trovato un’Irpinia ricca anche di giovani talenti pronti a mettersi in gioco per dare un futuro roseo a questa terra. E ho trovato un’Irpinia pratica, dinamica, con grande voglia di fare: cittadini, associazioni, comitati, un pullulare di energie che, se messe in rete, rappresentano un patrimonio che tutti ci invidieranno.

 

Parlava di comunità, piccoli Comuni. Cosa si può e deve fare in questo senso?

 

Lo sviluppo della nostra provincia può e deve passare anche dalle piccole comunità locali. Ho avuto la fortuna di girare la nostra bella Irpinia in queste settimane di campagna elettorale ed ho avuto modo di scoprire e riscoprire dei borghi molto belli. Il 6 marzo scorso, l’allora ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, ha firmato il bando denominato “Nuovi progetti di interventi”, per finanziare, con 100milioni di euro, i progetti di opere infrastrutturali nei Comuni che, sulla base dei dati anagrafici risultanti dal censimento della popolazione 2011, avevano una popolazione inferiore ai 5mila abitanti. Il programma permetterà di realizzare da un minimo di 250 a un massimo di mille interventi che si andranno ad aggiungere a quelli già finanziati dal Programma "6000 campanili" che, in tre fasi, ha erogato 250milioni di euro. Il decreto assegna priorità al recupero e messa in sicurezza di edifici pubblici, alla riqualificazione di aree dismesse e alla riduzione del dissesto idrogeologico. Ecco, in questa sede, vorrei ricordare che le richieste vanno inviate entro il 12 giugno. La divisione delle risorse è su base regionale. Anche per questo motivo, dovremo avere consiglieri regionali che abbiano particolare attenzione verso la nostra provincia.

 

C’è ancora voglia di politica nonostante tutto?

 

C’è voglia di buona politica, quella con la P maiuscola. C’è voglia di politica che non faccia solo chiacchiere, ma che sia pratica e che risolva i problemi dei cittadini. Certo, c’è anche voglia di politica ragionata, di politica che alzi il tono ed il livello culturale delle persone. Ma, in primis, l’azione; il periodo è troppo delicato per non pensare dapprima ad entrare nel merito delle difficoltà della gente. E c’è voglia di politica che rendiconti, che sia sempre di più a contatto con le persone. Come amo ripetere, tra i miei impegni c’è quello di riportare la politica dai palazzi ai cittadini e i cittadini alla politica. Occorre riconquistare la fiducia della gente per una partecipazione attiva alla vita del proprio territorio. Perché, da sola, la politica, non può andare da nessuna parte.

 

Come si può difendere il territorio e farne uno strumento di sviluppo ecocompatibile?

 

Innanzitutto dicendo no, senza se e senza ma, al progetto di trivellazioni petrolifere di Gesualdo. Tra le prime cose da fare, bisogna predisporre le norme attuative del piano territoriale regionale, con l’applicazione urgente del piano energetico. All’interno, vanno posti i vincoli di tutela, importantissimi per il nostro territorio. Ed occorre agire sul piano nazionale. Personalmente, essendo originaria di Gesualdo, spenderò buona parte del mio tempo a contrastare questo sciagurato progetto, di concerto, ovviamente, con la deputazione regionale, quella nazionale, i Ministri del nostro partito, gli enti locali, le associazioni ed i comitati. Una volta che ci saremo liberati dall’incubo del petrolio, avremo tempi e modi per far sì che l’Irpinia si confermi, con mezzi e infrastrutture adeguati, il polmone verde della Campania.

 

Il Coordinamento Regionale Campano della Campagna "Mettiamoci in gioco" ha inviato, ai candidati presentatisi alle prossime elezioni regionali, una lettera aperta ove è richiesto un impegno più convinto e di più ampio respiro per prevenire, contrastare e ridurre il fenomeno del gioco d'azzardo patologico. 

 

Rispondo  positivamente all’invito ad includere nel mio programma l'impegno a promuovere una Legge Regionale sulla prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio del gioco d'azzardo patologico. Una legge indispensabile. Credo che davvero occorra mettere qualsiasi cosa in campo per prevenire questo fenomeno così assurdo e, nello stesso tempo, delicato.  Ho avuto modo anche di leggere un’ intervista presidente dell’Ordine dei Commercialisti della provincia Francesco Tedesco il quale dice vasta sta con le consulenze ai professori universitari, dice che è giunta l’ora di rivolgersi ai professionisti presenti sul territorio.  Tedesco dice, tra le altre cose di utilizzare i professionisti che sono presenti e operano fattivamente sul territorio. L’idea è quella di una Consulta di professionisti che a titolo gratuito potessero supportare la ricerca di finanziamenti, approfondire l’analisi dei residui attivi e passivi dei Comuni. Bene, posso dire che, sin d’ora, mi impegnerò affinché si attivi ad Avellino la consulta delle Professioni.

 

 

 

Perché votare Caldoro e scegliere il Nuovo Centrodestra e Aldorasi?

Votare Caldoro perché ha salvato la nostra regione. La Campania era sull’orlo del baratro, in condizioni economiche disastrose, con rate di mutuo altissime che scadevano addirittura nel 2048. Il Governatore ha messo i conti apposto, ha ridato dignità ad una regione che era conosciuta ormai soltanto per i cumuli di rifiuti che si ammassavano nelle strade giorno dopo giorno. Dopo la fase di stabilizzazione, ora, proseguendo in continuità, la Campania sarà in grado di svoltare definitivamente. Il Nuovo Centro Destra si conferma, sempre più, un partito del fare, un partito inclusivo, che accoglie al proprio interno anche il mondo delle professioni e che è contrario ad ogni logica di estremismo, sia essa di sinistra, sia essa quella becera alla Salvini. In Campania, Ncd si è dimostrato coerente, a differenza di altri, e ha dato un grosso e valido contributo al Presidente Caldoro. Pietro Foglia, in Irpinia, ha lavorato in maniera più che egregia, rappresentando meglio di altri questa provincia. Per quel che mi riguarda, io sono una persona che affronta e risolve i problemi. L’ho dimostrato nel mondo della scuola, portando tre istituti sottodimensionati alle dimensioni normali, oggi apprezzati da tutti, ed ora sono pronta a farlo anche in politica, non dimenticando mai, però, la mia anima popolare. Mi sono messa in gioco per provare, con entusiasmo e determinazione, a far ripartire la nostra meravigliosa ed orgogliosa terra d’Irpinia, mettendoci quella tenacia che da sempre, come le dicevo, contraddistingue il mio lavoro.