Udc, De Mita: patto con De Luca scelta non premeditata

Il vice segretario nazionale dello scudo crociato ha spiegato le ragioni dell'accordo

Atripalda.  

«Abbiamo fatto una scelta non premeditata e che non è legata ad una circostanza specifica, ma che è l’esito di un percorso di verifica della praticabilità politica per raggiungere determinati obiettivi. Il punto di fondo che spiega la nostra scelta è cogliere l’esigenza di concretezza che c’è in giro. La priorità era la comprensione della domanda che oggi attraversa i cittadini campani sempre più in preda all’incertezza». Lo ha dichiarato l’onorevole Giuseppe De Mita, vice segretario nazionale dell’Udc, intervenendo ad un incontro elettorale per le Regionali che si è svolto presso l’ex sala consiliare di Atripalda organizzato dal coordinamento cittadino dell’Unione di Centro.

«Prima di ogni cosa, nella nostra Regione, c’è la questione del lavoro – ha continuato De Mita -  La politica ha il dovere di creare le condizioni perché si punti su quei fattori produttivi che possano generare nuova occupazione. Al riguardo, il punto dell’accordo con De Luca sulla gestione delle risorse comunitarie in capo agli enti locali si pone proprio l’obiettivo di poter agire con maggiore aderenza alle esigenze delle realtà locali. Il punto è creare le condizioni per una nuova occupazione attraverso nuovi fattori produttivi che siano vicini alle realtà territoriali».

«Poi c’è l’organizzazione dei servizi pubblici locali – ha dichiarato ancora il vicesegretario nazionale dell’Udc - Dobbiamo passare dalla logica del pubblico impiego  a quella del lavoro pubblico. Oggi ci sono degli spazi in cui il pubblico ha il dovere di fare impresa e generare occupazione. Sono convinto che l’organizzazione dei servizi pubblici locali in termini imprenditoriali, dal servizio idrico ai trasporti, dai rifiuti all’assistenza alle persone, può essere fattore di miglioramento dei servizi stessi e motore per nuova occupazione. La vicenda dei forestali, poi, è dentro questa stessa partita, dentro questa stessa logica».

«Abbiamo ritenuto- ha così concluso De Mita - che fosse questo lo spazio politicamente praticabile per realizzare pezzi di programma che hanno questo obiettivo, per rompere il muro dell’indifferenza e utilizzare la rabbia ed il disagio come grandi motori di cambiamento.  Abbiamo fatto l’accordo per questo, per ragioni esclusivamente e totalmente politiche. Riteniamo, perciò,  che in un rapporto dialettico e non servile con il Pd ci sia la possibilità di un percorso di ripresa per la Regione Campania. Riteniamo che per la storia che abbiamo, per quello che rappresentiamo, possiamo chiedere fiducia agli elettori senza rincorrere la parola coerenza, ma spiegando la parola futuro».

Redazione