Fruncillo: sviluppo, scommettiamo sul territorio

La candidata di Forza Italia attacca l'Udc: una scelta di potere e poltrone

Avellino.  

«Sono in campo per dare risposte concrete ai nostri giovani e rappresentare al meglio l'Irpinia a Napoli». Non conosce soste il tour elettorale di Ines Fruncillo. Dopo le tappe di ieri sera in Alta Irpinia, oggi la giovane irpina, candidata con Forza Italia alle elezioni per il rinnovo del prossimo consiglio regionale, incontrerà simpatizzanti e sostenitori anche a Montella e Atripalda. 

Il lavoro resta la prima emergenza da affrontare. 

Non è facile parlare di lavoro in una provincia in difficoltà come la nostra, ma abbiamo il dovere di provarci. Il riferimento è la programmazione comunitaria 2014-2020, una tappa fondamentale anche per la nostra provincia. Bisogna accantonare polemiche e divisioni inutili e lavorare su progetti concreti e fattibili. La nuova programmazione obbliga alla collaborazione, ad immaginare percorsi condivisi, in grado di produrre effetti positivi su aree territoriali ampie e omogenee.

Da cosa partirebbe per la nostra provincia?

Il nostro programma parte da un'attenta valutazione delle eccellenze territoriali. Penso al turismo enogastronomico, ad  esempio. Non dico nulla di nuovo se ricordo le potenzialità naturalistiche e paesaggistiche dell'Irpinia. E' chiaro che ora bisogna metterle a sistema, farle fruttare. Non è più possibile andare avanti in ordine sparso. Lo sviluppo va pianificato partendo dal territorio.

Crede che il nostro tessuto imprenditoriale sia all'altezza?

Ci sono realtà importanti che vanno seguite e sostenute. Anche per questo ho scelto di organizzare incontri mirati e operativi con i cittadini, ma anche con gli addetti ai lavori. Credo che i comizi servano a poco, sono dispersivi. È chiaro che ho le mie idee e le mie priorità, ma, allo stesso tempo, ritengo fondamentale confrontarmi con chi opera tutti i giorni sul territorio. Dai tanti incontri organizzati in provincia sono emersi spunti interessanti che spero di tradurre in fatti concreti in Regione, se avrò l'onore di rappresentare la nostra provincia.

Dopo il lavoro c'è un'altra questione prioritaria sulla quale intende misurarsi in caso di elezione?

Sicuramente le politiche sociali. Chi soffre, chi vive in condizioni di difficoltà ha bisogno di aiuto e sostegno. Ma servono misure organiche, mirate, non bastano e non servono gli interventi tampone. Così come c'è bisogno di asili nido, di servizi per i bambini e, quindi, per le donne. La maternità deve essere una gioia, non può diventare un limite per il lavoro e la carriera.

È in campo per Caldoro, ma lei ed altri esponenti del partito non avete risparmiato critiche al governatore anche in un recente passato.

Siamo stati spesso l'unica opposizione interna al partito, ma questo non è un problema, anzi. È giusto che ci sia sempre confronto e dialettica. Non ci può sempre condividere tutto a prescindere, l'importante è la trasparenza e l'affidabilità, necessarie per arrivare sempre ad un punto di sintesi. Se penso a quello che ha combinato l'Udc.

Cioè?

Beh, è stato partecipe di tutte le scelte della giunta Caldoro, ha sempre goduto di grande attenzione, come testimoniato dalla vicepresidenza De Mita, e poi, poche ore prima della scadenza dei termini per la presentazione delle liste, ha optato per una scelta di potere, di poltrone. Per me, che ho sempre fatto politica con grande passione e trasparenza, sono scelte inconcepibili, che mi fanno ribadire con forza che sarebbe il caso di chiuderla una volta per tutte con le speculazioni e i mestieranti della politica. La nostra regione, e la nostra provincia in particolare, hanno bisogno di classe dirigente seria e credibile. Spero che le imminenti elezioni regionali servano anche a questo.

Marco Grasso