Piano strategico, via dall’area vasta

Sviluppo. Oggi il confronto al Comune di Avellino

Avellino.  

La programmazione negoziata rappresenta la premessa per utilizzare i fondi europei come stimolo all’economia e all’occupazione. In questo senso, mentre i Comuni del Cratere sono già impegnati con il Progetto pilota per la creazione della cosiddetta “Città dell’Alta Irpinia”, nel resto della provincia si attende la spinta del Comune Capoluogo, depositario della responsabilità istituzionale rispetto alla nuova agenda 2014-20.

Ma Avellino deve ripartire da zero, a differenza dell’Alta Irpinia, che capitalizza lo sforzo prodotto negli anni scorsi dagli amministratori locali del comprensorio, quando dimostrarono all’allora Ministro della Coesione Fabrizio Barca (esponente del governo presieduto da Mario Monti) le potenzialità di una fetta di territorio ricchissimo di risorse naturali, dotato di discrete infrastrutture industriali e produttive.

Avendola delineata nel 2013, la strategia del Comune Capoluogo punta a realizzare una città estesa da 400mila abitanti, interconnettendo con servizi e infrastrutture i diversi ambiti provinciali, destinati a ricomporsi in forma riorganizzata, all’interno di un vasto sistema urbano. Si tratta di un processo articolato e complesso, che prevede il coinvolgimento e la partecipazione delle diverse parti sociali e il protagonismo dei cittadini, soprattutto nella fase della elaborazione progettuale, che dovrà avvenire per gradi.

Per questa ragione stamane l’assessore all’Urbanistica, titolare della delega al Piano Strategico, Marietta Giordano, presiederà a partire dalle ore 9.30 a palazzo di Città, presso il proprio ufficio, una riunione con gli amministratori di Atripalda, Mercogliano e Monteforte «per intraprendere un percorso condiviso in merito alla programmazione urbanistica dell’Area Vasta», si legge in una nota. Armonizzare previsioni ed orizzonti urbanistici, in questo percorso, rappresenta il primo livello di pianificazione strategica, che in ultima analisi riguarda invece l’aspetto più propriamente ecologico (cioé economico, ambientale e industriale). Di qui a breve, con il coinvolgimento dei consigli comunali, gli enti locali dell’area urbana vasta estenderanno progressivamente la discussione ai livelli esterni, oltre Atripalda, Avellino, Mercogliano e Monteforte, coinvolgendo l’hinterland cittadino, quindi le diverse valli, fino a disegnare organicamente e politicamente quella che sarà la “Città dell’Irpinia”.

Christian Masiello