«140milioni per la sanità? E' solo il recupero di una multa»

Paolucci (Pd), 140 milioni recupero sanzione comminata a Caldoro 4 anni fa

Avellino.  

«I 140 milioni che vengono erogati dallo Stato al Servizio Sanitario della Campania sono relativi, come si fa chiaro riferimento nella relazione del Tavolo Tecnico, ad uno sblocco dei pagamenti di somme relative agli anni 2010 e 2011 durante i quali erano state riscontrate inadempienze, sempre da parte di Caldoro, nell’attuazione del Piano di rientro e, pertanto, in via cautelativa erano stato bloccati. Quindi nessuna premialità, semmai solo la sanatoria di un problema vecchio di quattro anni fa creato dalla gestione della sanità targata centrodestra». 

 

Così il vice capodelegazione del Pd al Parlamento europeo Massimo Paolucci, che replica al Capo Dipartimento Salute della Regione Campania, Ferdinando Romano. 

«Quanto all’avanzo di bilancio di 229 milioni di euro, è lo stesso tavolo tecnico a riconoscere che servirà a colmare lo sforamento del tetto sulla spesa farmaceutica e il buco riscontrato nella verifica tra le spese dichiarate dalla Regione Campania e spese certificate dal ministero delle Finanze nei costi di gestione del personale. In virtù di questo non viene dato il via libera a nuove assunzioni, ma si sospende la decisione. Quindi nessun passo in avanti - aggiunge -».

«Allo stesso modo, la crescita del punteggio dei Livelli Essenziali di Assistenza, che rimane comunque sotto la soglia minima – caso unico tra le Regioni italiane - è dovuta solo al taglio dei posti letto, mentre tutti gli altri parametri, come l’assistenza territoriale, la rete per la prevenzione e il tasso di migrazione sanitaria, sono rimasti immobili. Addirittura peggiorano. La verità, e invito tutti a leggere il documento che lo dimostra chiaramente, è che in cinque anni, Caldoro ha aumentato tasse e ticket riducendo la qualità delle prestazioni, aumentando sprechi e spese inutili, come le consulenze per personale non medico. E oggi la Campania ha la sanità peggiore e più costosa d’Italia per i suoi cittadini».

Redazione