La sfida dei Popolari per l'Italia: De Mita ha sbagliato

Al centro sociale l'ex ministro Mauro. Solimine: pronti ad ascoltare la gente

Avellino.  

La presentazione della lista irpina dei "Popolari per l'Italia" è l'occasione per fare chiarezza sull'accordo Udc-Pd e lanciare qualche frecciata a De Mita. «Il nostro impegno nei Popolari - precisa l'ex ministro Mario Mauro - nasce da tempo. Credo che il nostro progetto, il nostro impegno non possano essere confusi con altre iniziative politiche in campo per le regionali. Il nostro è un partito bambino a cui abbiamo dato il nome di un nonno – ha spiegato Mauro – con un pacchetto di idee nate più di cento anni fa ma attuali per l'Italia di oggi dove tutto ciò che è alternativo al Pd ha smarrito la bussola».

In sintonia anche Enzo Rivellini. «L'intelligenza politica di De Mita non si discute, ma stavolta ha sbagliato. Non si può spiegare un cambio di campo a dieci ore dalla presentazione delle liste». L'ex assessore provinciale Antonio Solimine, affiancato dagli altri candidati Luigi Manganiello, Carla Ramora e Elisa Candela, si sofferma sul nodo degli impresentabili.

«Purtroppo sono discorsi che allontanano la gente dalla politica. Le scelte, la selezione della classe dirigente andava fatta a monte. E' chiaro che la politica esce male da certe polemiche. Noi, come Popolari per l'Italia, abbiamo scelto un percorso diverso, fatto di chiarezza e trasparenza. Lo dimostrano i nostri candidati ed anche il tipo di campagna elettorale che abbiamo deciso di portare avanti. Parliamo di lavoro e politiche sociali e lo stiamo facendo tra la gente, evitando salotti e stanze ovattate».

In prima linea anche l'ex segretario nazionale Ugl Giovanni Centrella che rivela «di aver rifiutato la candidatura con Popolari per l'Italia perché preferisco prima risolvere i miei problemi con la magistratura, ma non farà mancare il mio apporto».

Marco Grasso