Regionali, la sfida di Roberto: un impegno per la mia terra

La candidata dell'Udc spiega i motivi della sua discesa in campo

Ariano Irpino.  

«Ora tocca a noi: Impegno, Passione, Orgoglio Irpino», è questo lo slogan che contraddistingue la campagna elettorale della candidata nella lista dell’Unione di Centro al Consiglio Regionale, Carmela Roberto, da anni impegnata in politica come membro del Movimento Giovanile Provinciale e Comunale Udc, è oggi presidente dell’Associazione Politico-Culturale Atlantide. 

«La mia discesa  in campo  - dichiara Carmela Roberto - è semplicemente una conseguenza del percorso politico intrapreso ormai da anni. Dopo la laurea, avrei potuto fare le valigie e lasciare la mia terra, sarebbe stata l’unica alternativa possibile per puntare al successo. Non ho avuto voglia di farlo, perchè mi sono sempre chiesta che fine avrebbe fatto il nostro territorio, se tutti avessero scelto di andare via. Non basta solo sollevare polemiche, contestare, appellarsi contro un sistema che non funziona. Occorre, al contrario,  dare il proprio personale contributo per contribuire alla rinascita delle nostre aree».

«A mio avviso  - continua la giovane candidata dello scudocrociato -  una candidatura regionale, affidata ad una ventiseienne, tra l’altro donna, rappresenta già di per sè il segno della voglia di rinascere e di farlo con forze nuove e giovani. E’ un impegno, una prova di coraggio da parte di un partito che ha deciso di investire sui suoi ragazzi e sulle loro capacità di affrontare la politica con serietà per ridare speranza ai nostri territori».

«Ho sempre pensato che accettare la candidatura – conclude - sarebbe potuta essere una sfida, una battaglia da portare avanti con forza e determinazione, dalla quale Ariano e l’intera Valle dell’Ufita sarebbero potute uscire vittoriose. Sono, forse, la candidata più giovane nella provincia di Avellino, e questo non mi spaventa affatto, anzi mi rende ancor più orgogliosa, perchè sono portavoce di una generazione considerata spenta, indifferente verso i problemi della propria comunità, incapace di vivere in maniera indipendente dal proprio nucleo familiare».

Redazione