Regionali, l'Azione Cattolica impegnata sulle reti solidali

L'appello dei laici dell'AC ai futuri governatori

Avellino.  

Elezioni regionali, l’appello dei laici di Azione Cattolica della Campania.

«Il prossimo 31 maggio saremo chiamati ad esprimere il nostro voto per l’elezione del Governatore della Regione Campania e dei Consiglieri regionali. È questo un appuntamento che non può lasciare nessuno indifferente. La vita della nostra Regione, della nostra terra, ci interessa moltissimo e se andare a votare è, per noi, essenziale, lo è ancor di più farlo con coscienza. Sarebbe utile, in queste ultime settimane di campagna elettorale, ridestare pubblicamente l’attenzione su alcuni temi vitali».

«Tra i tanti - continua la nota - ne segnaliamo qualcuno più indicativo: la desertificazione umana, industriale, produttiva della Regione, la cui prova più evidente è la piaga della disoccupazione, dell’inoccupazione (in particolare femminile), dell’uscita coatta dal lavoro; nella griglia dei Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria, la Regione Campania appare ultima in classifica a livello nazionale; il disastro ambientale che continua a mietere vittime, mentre si è ancora in attesa di strumenti legislativi chiari ed incisivi per tutelare la salute e l’incolumità dei cittadini e garantire le necessarie bonifiche». 

«La politica deve sapere dare risposte a questi temi e, contestualmente, creare una prospettiva di medio termine che inverta i sentimenti di rassegnazione dei cittadini. Con gesti concreti, soprattutto sul fronte della lotta alla camorra e alla corruzione ad ogni livello istituzionale – vera e propria piaga sociale - e dello spreco di soldi pubblici da parte dei partiti. I futuri governanti sappiano di poter contare sull’Azione cattolica, che si fonda sull’esperienza del  cattolicesimo sociale, fortemente radicato nella storia delle comunità, da sempre allenate a reagire al male e pronte, come ha ricordato papa Francesco nella sua visita del 21 marzo a Napoli, a creare e ricreare “una cultura di vita che aiuta sempre a rialzarsi dopo ogni caduta».

L’Azione Cattolica con i suoi tanti laici impegnati, portatori di ingegno, professionalità, competenze e passione, possono essere protagonisti di “sistemi di rete” solidale «...insieme a tutti gli altri attori sociali per un impegno educativo verso le nuove generazioni, che prosegue oltre i tempi e gli spazi della famiglia e della scuola; per lo sviluppo di un sistema di “economia civile”, fondata sui valori di solidarietà e reciprocità; per la formazione di un welfare non più basato sugli individui, ma sui nuclei familiari; per proporre una nuova cultura di lavoro e di impresa: esempio ne sia il Progetto Policoro, progetto di sostegno all’imprenditoria giovanile promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana».

Redazione