Piantedosi, l'erede di Manganelli al vertice del Viminale

Salvini chiama l'irpino ora prefetto di Bologna per guidare lo staff del Ministero dell'Interno

Avellino.  

E' l'erede di Manganelli. E con lui ci sarà anche l'Irpinia nel governo gialloverde Lega-Cinque Stelle: l'ex vice capo della polizia, Matteo Piantedosi, 55enne avellinese nel governo ci entrerà dalla porta principale, con un incarico prestigioso. L'attuale prefetto di Bologna è stato nominato capo di gabinetto del Ministero dell’Interno. Lo ha scelto lo stesso titolare del dicastero, Matteo Salvini, che ha annunciato la svolta, ieri pomeriggio, prima di presiedere la riunione del Consiglio dei Ministri nella veste di vice-premier. Immigrazione, contrasto alle mafie e potenziamento dell’organico delle forze di polizia le sfide che lo attendono. Per Piantedosi si tratta di un ritorno al Viminale. Già nel 2012 era stato vice-capo di gabinetto vicario nell'esecutivo guidato da Mario Monti. Piantedosi, sposato e con due figlie, è nato a Napoli nel 1963, ma è un irpino a tutti gli effetti trasferitosi in provincia di Avellino sin dalla tenerissima età. Laureato in giurisprudenza, ha lavorato alla prefettura di Bologna dal 1989 per i successivi otto anni. Nel 2007 è stato nominato viceprefetto vicario della prefettura di Bologna, incarico che ha svolto per due anni, fino a quando è stato chiamato al ministero dell'Interno a dirigere l'ufficio relazioni parlamentari del Viminale. Dopo essere stato prefetto di Lodi, a novembre 2012 il Consiglio dei Ministri lo designò vice-direttore generale della polizia di stato per l’attività di coordinamento e pianificazione delle forze di polizia. Il legame con l'Irpinia non si è mai spezzato e frequenti sono le occasioni in cui Piantedosi torna in provincia di avellino. Tempo fa ha ricevuto anche il "Tommariello d'oro", la kermesse che si tiene a Montefusco e che premia gli irpini illustri. Un anno e mezzo fa, nel gennaio 2017 ha parlato di legalità ai ragazzi dell'istituto Amabile del capoluogo, è stato poi ad Ariano Irpino per l’inaugurazione di una struttura polivalente, mentre il 27 maggio 2017 il comune di Mercogliano gli ha conferito la cittadinanza onoraria, riconoscimento fortemente voluto dal sindaco Carullo. Già oggi è a Roma per un primo incontro operativo con il ministro dell’Interno.

pi. mel.