Acs, passa il bilancio di De Stefano: "Pronto a lasciare"

Il presidente la spunta con il consenso massiccio dei sindaci ma pensa di gettare la spugna

Avellino.  

Alla fine la spunta De Stefano. I sindaci danno fiducia al presidente dell'Alto Calore servizi e approvano il bilancio di esercizio 2017. Si chiude così il giorno della verità per la società che gestisce il servizio idrico dei comuni di Irpinia e di parte del Sannio, dopo giorni di polemiche e veleni.

Il sì dei sindaci. Ma De Stefano lascia capire di essere pronto a gettare la spugna. "Intanto – spiega – c'è grande soddisfazione perché questo cda ha avuto il consenso quasi massiccio dei sindaci soci, pari all' 89 per cento (il dato è riferito ai presenti, sul 42 per cento di quote costituite). E li ringrazio perché con questo voto hanno dimostrato di essere consapevoli della situazione difficile e della necessità di salvare l'azienda. C'è stata grande solidarietà e questo è un aspetto positivo".

Il no di Gambacorta. Eppure il presidente della Provincia e sindaco di Ariano, Domenico Gambacorta, s'era messo quasi di traverso chiedendo il rinvio dell'assemblea e bocciando drasticamente l'ipotesi della ricapitalizzazione della società.

"Ma non c'è nessuna polemica con Gambacorta. Anzi, a breve convocheremo un'assemblea anche perché i sindaci devono decidere che strada prendere", sottolinea De Stefano, che spiega: "La nostra gestione non ha mai nascosto nulla, abbiamo sempre svolto un'operazione verità su tutto, con grande trasparenza. I dati e le cifre le conoscono tutti. Ma ora è arrivato il momento di decidere come superare questa situazione molto delicata per la società".

Rebus futuro. La ricapitalizzazione è una strada obbligata. De Stefano chiarisce: "Per legge questo cda deve per forza di cose chiedere ai soci la ricapitalizzazione. Nulla di strano. Ma è chiaro che noi siamo la terra dell'acqua e meritiamo rispetto e considerazione innanzitutto dalla Regione che deve aiutarci".

La battaglia del M5s. All'esterno della sede dell'Alto Calore gli esponenti dei Cinque Stelle hanno raccolto le firme per chiedere le dimissioni dei vertici della società. Ma De Stefano è pronto a farsi da parte: "Non ho nessuna poltrona da difendere. Ho fatto sacrifici in questi anni anche a discapito della mia famiglia. Rispetto a chi ha gestito in passato, io mi sono preso le mie responsabilità senza avere stipendio. Per questo ripeto: il problema non è De Stefano ma garantire il futuro all'Acs".

pi.mel.