Ciriaco De Mita all'attacco di Di Maio: "Racconta favole"

L'ex premier lancia la candidatura del nipote. E accusa: “Dibattito scadente verso il voto"

Avellino.  

di Pierluigi Melillo

Ciriaco De Mita riparte da Avellino. L'ex presidente del Consiglio ha presentato i candidati della lista “Civica Popolare” nel corso di una conferenza stampa. Al suo fianco il nipote Giuseppe, in campo per la Camera all'uninominale in Alta Irpinia e al proporzionale nel collegio Campania 2, e il candidato al Senato nel collegio plurinominale di Avellino, Benevento e Caserta, Raffaele Lanni. “Il punto di partenza non è il passato, ma è il presente - ha detto Giuseppe De Mita - non abbiamo mai avuto pregiudiziali nei confronti del Partito Democratico e il punto di intesa è sui problemi che abbiamo davanti. In questa campagna elettorale, prima ancora degli schieramenti, credo che la questione con la quale ci misuriamo sia l’angoscia esistenziale delle persone. Oggettivamente è una condizione di difficoltà che vivono le persone nella quotidianità. E se questa è la condizione generata dall’insicurezza dovuta al fatto che non si riesce ad immaginare una via d’uscita, la risposta non può essere la destra. Noi – ha aggiunto Giuseppe De Mita - abbiamo stretto l’intesa con il partito democratico su questa prospettiva per dare risposte ai problemi della gente”. Severa l'analisi di Ciriaco De Mita. Attacca il M5S: “Il Movimento grillino immagina di risolvere i problemi come il venditore ambulante. Sono passati da una condizione di protesta, di grande rilievo, in una in cui hanno deciso di candidare uno (Di Maio n.d.r.) che va in giro a raccontare favole”. De Mita mette nel mirino anche il deputato uscente Carlo Sibilia: “E’ andato in Alta Irpinia – ha detto di lui Ciriaco De Mirta - e mi ha attaccato perché ho 90 anni. Gli auguro di arrivarci ma chi si aggrappa a questo non ha pensiero”. L'ex premier ha anche criticato il dibattito politico che si sta sviluppando verso il voto: “Il livello politico di questa provincia è bassissimo, non c’è analisi, programmazione. Il politico anziché dire che vuole fare parla male dell’altro”.