In occasione della Giornata nazionale del dialetto e delle lingue locali, il sindaco di Avellino, Laura Nargi, ha voluto sottolineare l'importanza del dialetto come radice fondamentale dell'identità territoriale.
"Non ce l’ho con qualcuno in particolare – ha precisato il sindaco mostrando una palla di Natale con su scritto 'Stordo'– ma mi piace ricordare quale immenso patrimonio culturale, storico ed identitario rappresenti il nostro avellinese. Ci sono alcune parole che hanno una forza espressiva, una struttura profondissima, radicata nel tempo e nello spazio, che le rendono uniche, intraducibili, difficilmente interpretabili e, per una comunità come la nostra, intime e familiari".
La lingua del cuore e della comunità
Nargi ha messo in evidenza come il dialetto non sia solo un mezzo di comunicazione, ma un vero e proprio veicolo di memoria collettiva, che porta con sé tradizioni, storie e valori. È una lingua che si intreccia con la vita quotidiana, attraversando ambiti come la cultura, l'enogastronomia e il gioco. In questo modo, il dialetto diventa un filo che unisce generazioni, permettendo la trasmissione di un inestimabile tesoro linguistico.
Un'iniziativa recente che ha colpito il sindaco è quella della pubblicazione di albi illustrati di Topolino in dialetti regionali, come il napoletano, il milanese, il fiorentino e il catanese, distribuiti nelle edicole di diverse regioni italiane, tra cui Campania, Lombardia, Toscana e Sicilia. "Un modo molto carino – ha commentato Nargi – per sensibilizzare la comunità scolastica e quella locale verso uno studio che possa tutelare e valorizzare il dialetto"
Questo progetto rappresenta un esempio concreto di come sia possibile avvicinare anche i più giovani alla scoperta del patrimonio linguistico locale, rendendoli consapevoli dell'importanza di preservare questa ricchezza.
Un invito alla valorizzazione del dialetto
La Giornata del dialetto diventa così non solo un'occasione per celebrare le radici culturali, ma anche un momento per riflettere sul futuro. Nargi ha lanciato un chiaro invito a tutta la comunità: promuovere e custodire il dialetto avellinese come parte integrante della propria identità.
Conclude il sindaco: "Il dialetto si innerva nelle pieghe del quotidiano, accompagnandoci giorno dopo giorno. È nostro dovere proteggerlo e valorizzarlo, perché in ogni parola c’è la storia di chi siamo".