Caso Della Pia in Parlamento: "Pestaggio come in Sudamerica"

Sinistra Italiana presenta una interrogazione al Ministro Minniti. Conferenza di Potere al Popolo

Avellino.  

“Siamo al fianco di Tony Della Pia per non far scemare l'attenzione verso questo episodio vergognoso”. Ad Avellino arrivano i vertici del partito della Rifondazione Comunista e Potere al Popolo per testimoniare la solidarietà a Tony Della Pia, segretario avellinese del partito e candidato alle prossime elezioni, vittima di una aggressione subita da alcuni poliziotti della questura di Salerno sul raccordo nei pressi di Fisciano. “Sono aggressioni che io ho visto solo nei paesi sudamericani, in Guatemala e in Salvador. Per la verità, in Italia i poliziotti sono pagati per proteggerci e non per pestare la gente in strada”, afferma Maurizio Acerbo, segretario nazionale di rifondazione comunista. Gli fa eco Viola Carofalo, portavoce nazionale di Potere al Popolo. “Chiediamo che venga cambiata la legge sulla tortura e chiediamo che sui caschi delle forze dell'ordine ci sia l'identificativo perché chiunque anche loro se sbagliano devono pagare”, insiste la Carofalo. Intanto, l'avvocato Iannone, che difende Della Pia, rispedisce al mittente la versione della questura salernitana che procederà nei confronti di Della Pia per resistenza e annuncia un esposto-querela. Ma si mobilita anche Sinistra Italiana, che presenterà nelle prossime ore una interrogazione urgente al Ministro degli Interni Minniti. Lo ha confermato il deputato avellinese Giancarlo Giordano. “Un atto assurdo e ingiustificabile - dichiara il senatore De Cristofaro - come troppe volte è successo nella sofferente democrazia di questo paese”. Della Pia ha già presentato anche una denuncia ai carabinieri per segnalare il grave episodio del quale è stato vittima. "Questa storia non può finire così - ha detto della Pia - continueremo nella nosta battaglia perché non è giusto che un lavoratore sia vittima di una violenza così inaudita e brutale. Chi ha sbagliato deve pagare".