di Andrea Fantucchio
«Lascio una città migliore, soprattutto per quanto riguarda le opere pubbliche. Spero che riusciremo a terminare anche il tunnel per fine mandato». Così Paolo Foti, a margine della firma del protoccolo fra Città del Vino e area Vasta Avellino, si è soffermato sul mandato che si concluderà il prossimo anno. (Alle 14 tutte le interviste col collega Angelo Giuliani sul canale 696 del digitale terrestre)
Come anticipato, per il primo cittadino la sua è stata un'esperienza positiva, soprattutto per quanto riguarda il completamento delle opere pubbliche in città.
Anche se, per l'assessore ai Lavori Pubblici Costantino Preziosi, ascoltato dal collega Angelo Giuliani di 696 Tv: «Il tunnel dovrebbe finirlo la prossima amministrazione».
La Bonatti, per gli amministratori, vedrà la luce al massimo entro fine febbraio.
Il primo cittadino ha parlato con rammarico di Angelo Lanzaro, il clochard trovato cadavere nel Mercatone lo scorso anno.
«E' la pagina più brutta e triste della mia esperienza amministrativa. Sono rimasto in contatto con la vedova. L'ho sostenuta, e lei ha voluto contraccambiare regalandomi dei dolci per Natale. Inoltre con la polizia municipale, al comando del colonnello Michele Arvonio, abbiamo intensificato i controlli in città per individuare i senzatetto e prestare loro assistenza. Anche se, per paradosso, sono proprio loro a non voler essere aiutati. O quantomeno a non rivolgersi alle istituzioni preposte per l'assistenza. Ma non ci fermeremo», ha spiegato Foti.
Sul nuovo piano di raccolta differenziata.
«Il successo sarà decretato dall'impegno dei cittadini. Ci vuole tempo per un cambiamento in primo luogo di abitudini. Ma sono fiducioso».
Sulle recenti dichiarazioni di Ciriaco De Mita sul caso Aias, nelle quali l'ex premier attacca duramente il sindaco di Avellino, Foti ha preferito non commentare.
Inevitabile un "passaggio" del primo cittadino sul congresso del Pd irpino.
«Spero - ha spiegato il sindaco - che ci sia soprattutto chiarezza. A partire dalle polemiche che si sono innescate intorno ad alcuni tesseramenti in provincia di Avellino».