Lumini accesi in consiglio per Angelo. «Era malato e debole»

Il senzatetto è morto assiderato. Soffriva di cirrosi epatica. Il gelo l'ha stroncato

Avellino.  

Malato, debole, alcolizzato. I particolari che emergono sulla storia di Angelo Lanzaro, il 44enne morto nel Mercatone abbandonato. L'uomo pare soffrisse di cirrosi epatica. Era debole e soffriva ed è morto in una delle notti più fredde che Avellino e l'Irpinia ricordino. I risultati dell'autopsia, effettuata sabato mattina, non saranno noti prima di 60 giorni.

I suoi amici ora sono in salvo. Sergio e Virgilio, sono stati trasferiti alla don Antonio Forte. Solo gli esami completi dell'autopsia riveleranno l'esatta causa del decesso. Intanto vengono chieste le dimissioni del sindaco Paolo Foti e dell'assessore Mele per la tragedia che ha sconvolto la città. Il primo cittadino ha avviato un'inchiesta amministrativa per capire se qualcuno abbia omesso il suo intervento istituzionale.
L'unica persona a richiedere la salma del quarantaquattrenne deceduto è stata la sorella che ha fatto sì che Angelo Lanzaro potesse far ritorno, anche se da morto, nel suo paese natio, Visciano dopo aver dato incarico a una ditta di onoranze funebri del napoletano per effettuare il trasporto del corpo e i funerali. Spese di cui si è fatto carico il Comune di Avellino.

Troppo dolore in città per la tragedia dell'uomo morto stroncato dal gelo nel degrado del gigante malato del capoluogo. Una morte, forse annunciata.

E stasera il caso approda in consiglio. Associazioni e consiglieri annunciano battaglia. Si parlerà dell'emergenza neve e della morte di Angelo Lanzaro nell'ex Mercatone, poi le procedure concorsuali per l'insediamento del nuovo comandante della Polizia Municipale, la possibile ripresa dei lavori del Tunnel, l'utilizzo dei fondi del bando Ex post e il Forum dei giovani.

Alle 18 l'aula ospiterà l'iniziativa di sensibilizzazione promossa da Maria Rusolo, attivista che chiama a raccolta gli avellinesi. «Un minuto di raccoglimento spiega - con una candela tra le mani. Che il silenzio e la luce di quella fiammella possano risvegliare le coscienze». Tutto avverrà in silenzio per invitare a riflettere. Un silenzio e fiammelle per risvegliare animi e coscienze.

Poi si parlerà anche del tunnel su richiesta di Dino Preziosi.