Referendum: Ad Ariano ieri confronto a più voci

E oggi è il giorno del silenzio

Nel corso del confronto sono venute fuori prepotenti le motivazioni per bocciare nel merito e nel metodo la riforma.

Ariano Irpino.  

Folta partecipazione di pubblico all'incontro di ieri sera all'auditorium comunale di Ariano Irpino per spiegare le ragioni del "No" al referendum costituzionale. Dopo i saluti del sindaco e presidente della Provincia, Domenico Gambacorta e del dirigente provinciale Pd, Antonio Ninfadoro, esponenti del Comitato “Ariano No”, si sono alternati gli interventi diFrancesco Todisco (dirigente regionale del Pd), Carmela Roberto (dirigente dell’Udc), Pasquale Viespoli (presidente Mezzogiorno Nazionale), Giuseppe Gargani (presidente Comitato per il NO) eStefano Caldoro (capo dell’opposizione di Centrodestra in Regione Campania).

Nel corso del confronto sono venute fuori prepotenti le motivazioni per bocciare nel merito e nel metodo la riforma. “Questa revisione va assolutamente respinta. E le ragioni sono diverse. A cominciare dalla riduzione degli spazi di partecipazione dei cittadini. Dopo quella per la Provincia, perderemo anche la scheda per eleggere i senatori. Il Senato non scompare, sarà rappresentato da componenti nominati tra sindaci e consiglieri regionali”, dichiara il presidente Gambacorta che punta l’indice anche contro la scelta del Governo e di una parte del Parlamento di approvare le modifiche costituzionali con numeri risicati. “Un Parlamento, delegittimato politicamente per i cambi di casacca e giuridicamente per l’illegittimità del sistema elettorale (Porcellum), ha deciso di trasformareben 47 articoli della Carta Costituzionale a colpi di maggioranza, peraltro con numeri ridottissimi e, dunque, senza una reale rappresentanza delle forze politiche e del Paese”, aggiunge il presidente Gambacorta. 

Redazione Av