Area Vasta della Bassa Irpinia, i sindaci pronti a firmare

L'iniziativa promossa dalla Comunità Montana del Partenio. Biancardi: «Una occasione di sviluppo»

Avella.  

Tutto pronto per la costituzione della Conferenza dell'Area Vasta della Bassa Irpinia. Un accordo trasversale fra i comuni del Baianese, del Vallo Lauro, del Partenio e dell'hinterland nolano. L'obiettivo è sviluppo programmatico dei territori attraverso l'elaborazione di un Programma di Sviluppo Territoriale (PST) del comprensorio con interventi e azioni che saranno candidati sulle risorse nazionali e regionali della nuova programmazione 2014-2020. Al progetto lavora con impegno e convinzione il sindaco di Avella, Domenico Biancardi, anche nella sua veste di Presidente della Comunità Montana del Partenio che sarà capofila del partenariato. Aderiranno all'Area Vasta della Bassa Irpinia i 6 comuni del Baianese (Avella, Baiano, Mugnano del Cardinale, Quadrelle, Sirignano e Sperone) e i 7 del Vallo Lauro (Domicella, Lauro, Marzano di Nola, Moschiano, Pago Valle Lauro, Quindici e Taurano), nelle loro rispettive Unione dei Comuni; l'Ente Parco Regionale del Partenio; nonché alcuni comuni della cintola nolana tra cui quelli di Cimitile, Roccarainola e Visciano.

«Lo sviluppo locale - spiega il sindaco di Avella, Domenico Biancardi -  rappresenta un obiettivo primario per gli enti territoriali e segnatamente per quei territori in ritardo di sviluppo. Alcuni processi di area vasta si stanno già oggi sviluppando con l’attivazione di accordi di programmazione locale. Noi non vogliamo essere da meno. Ecco perché è fondamentale procedere alla stipula di un "patto d’area”. La definizione di questo strumento di governance può diventare la modalità per individuare, sulla base di un’attività di negoziazione e concertazione, le priorità condivise per lo sviluppo del territorio. L’azione concertativa dell’Area Vasta potrà convogliare nel territorio nuove opportunità di sviluppo, con ricadute sull’occupazione e sull’innalzamento del livello produttivo, sia in termini qualitativi che quantitativi».

 

Faro