"Corre l’obbligo di chiarire la posizione della Uilm e della Fiom in merito alla vertenza Asm e alle puerili strumentalizzazione tendenziose e false apparse a mezzo stampa a nome di Zaolino e dei suoi seguaci. Va chiarito che la procedura di cessazione della Asm con licenziamento dei lavoratori si è conclusa con la netta opposizione da parte della Fiom e della Uilm, proponendo quale alternativa agli stessi licenziamenti il trasferimento per tutti i lavoratori. La posizione della Asm si era invece fermata a soli 22 lavoratori trasferiti, proponendo ai lavoratori restanti un incentivo all’esodo. Attraverso questa proposta la Società Asm ipotizzava di perpetuare la stessa operazione utilizzata per la gestione della Cassa integrazione ordinaria, attraverso la quale discrimino’ una quindicina di lavoratori, che per mesi rimasero a casa senza salario". Così in una nota Gaetano Altieri Segretario Uilm Irpinia/Sannio. "L’iniziativa sindacale, quella seria, si fonda sulla rivendicazione collettiva ed equa dei diritti evitando fratture fra i lavoratori. Va precisato che durante la gestione della cassa integrazione richiesta dalla Asm la Fiom e la UILM per rivendicare criteri di rotazione equi proclamarono lo sciopero. La Fismic insieme al proprio rappresentante aziendale revoco’ lo sciopero negando di fatto la solidarietà ai lavoratori lesi. Questo atteggiamento porto’ la metà dei lavoratori a rompere il fronte della solidarietà nei confronti dei colleghi in difficoltà entrando così a lavorare e facendo fallire lo sciopero. Gli stessi lavoratori, firmatari del documento scritto da Zaolino contro la Fiom e la Uilm hanno spinto per un accordo sull’accettazione della cessazione, promuovendo anche delle firme, e sostenendo il trasferimento parziale dei dipendenti. La FIOM e la Uilm al fine di tutelare tutti, hanno correttamente e coerentemente mantenuto la posizione di trasferimento totale del personale per evitare le ennesime discriminazioni e per queste ragioni hanno respinto l'ipotesi di chiusura impegnandosi a impugnare i licenziamenti. L’azienda ha inviato così le lettere di licenziamento a tutti i lavoratori i quali autonomamente e soggettivamente hanno facoltà di impugnare il licenziamento entro 60 giorni".
"Rientra fra la facoltà soggettiva del lavoratore rinunciare alla impugnazione del licenziamento, magari optando per una soluzione alternativa. Questa operazione del tutto autonoma di quattro lavoratori non ha svenduto nessuno perché nei fatti non ha condizionato alcuna procedura sindacale, né tantomeno il diritto individuale di ogni lavoratore. Si ritiene che la strumentalizzazione avanzata dal Segretario del Fismic che ancora una volta mostra i suoi limiti di analisi e visione dei fatti appare come l’ennesima Zaolinata. Si nota l’atteggiamento di un uomo che rimane sempre più isolato e si ritaglia spazio attraverso operazioni tese a dividere i lavoratori. La parte di lavoratori che si fa assistere dalla Uilm non si è mai sentita tutelata dal comportamento della Fismic la quale non ha prodotto nessuna iniziativa contro la Asm a loro tutela come invece ha fatto la Uilm che ha esposto denuncia presso le sedi competenti per le discriminazioni perpetuate. Questi lavoratori considerati pecore nere dalla proprietà Asm, hanno con l’assistenza della Uilm impugnato nei giorni scorsi i i licenziamenti come altri lo hanno fatto in altre sedi sindacali. Altri potrebbero decidere di negoziare un incentivo rinunciando all’impugnativa del licenziamento in quanto la scelta è solo soggettiva".
"Appare inoltre grottesco come il Segretario del Fismic parli ora di superamento del sindacato confederale mentre invece prima di essere espulso dalla Fim Cisl nella quale ha militato per circa un trentennio, sosteneva che non bisognava perdere tempo con i sindacati autonomi. La sua senilità sindacale lo porta a pensare che il mondo giri tutto intorno a lui. Immagina che il nuovo modello sindacale sia quello promosso alla Is&M dove sulla vile e vana illusione di salvare un Gruppo di lavoratori peraltro miseramente fallita, ha accettato il licenziamento di tutti gli altri. Ci sembra che l’azione sindacale e la posizione assunta dalla Uilm e dalla FIOM non discrimini nessuno in quanto offre ad ognuno la possibilità di rivendicare il proprio diritto soggettivo. Non vediamo, se non nella becera e puerile strumentalizzazione, quale sia il danno che questi lavoratori abbiano ricevuto per effetto della decisione assolutamente autonoma assunta da quattro loro colleghi di optare per la transazione. Soprattutto appaiono alla luce dei fatti, tendenziose, scorrette e false le critiche nei confronti della Uilm e della FIOM che non hanno il potere di condizionare decisioni individuali assunte in assoluta autonomia e in questa vertenza hanno sempre avuto una posizione chiara con tutti avendola illustrata in due assemblee. La Uilm alla luce delle denunce fatte all’Ispettorato in questi anni e degli elementi in proprio possesso ritiene attraverso il proprio legale di poter ribaltare le motivazioni datoriali sulla cessazione aziendale tutelando al meglio quei lavoratori che ne hanno chiesto l’assistenza"
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