Lavoratore delegato Uilm licenziato. Don Vitaliano: "Chiesa vicina agli operai"

Caso licenziamenti, stamane la protesta

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Avellino.  

Otto ore di sciopero per dire no ai licenziamenti e ad un’organizzazione interna del lavoro finita da tempo nel mirino del sindacato Fiom e Uilm. Stamattina, davanti ai cancelli della Denso Thermal Systems di Pianodardine operai e sindacati in rivolta.

“In un’azienda, una realtà che in passato è stata modello nelle relazioni sindacali, c’è da tempo un clima tossico, di accuse e sospetti. I lavoratori hanno paura: dopo gli ultimi tagli temono per il loro futuro. É una situazione non più sopportabile, dalla quale bisogna uscire al più presto”. Spiega Altieri.

“Non è possibile lavorare in condizioni simili. Il sistema sanzionatorio utilizzato dall’azienda, che ha portato come noto a diversi licenziamenti, non va bene, anche in presenza di una situazione produttiva complessa. Come sindacato – rilancia il segretario della Fiom Giuseppe Morsa – chiediamo la ripresa del confronto, interrotto da un comunicato di Confindustria in cui, di fatto, si chiedeva di rinunciare allo sciopero per aprire il confronto sui contratti di solidarietà, in scadenza a fine mese, e, più complessivamente, sul futuro dell’azienda. Sono presupposti che non possiamo accettare, il dialogo va ripreso su altre basi”.

"Oggi abbiamo portato la nostra vicinanza e la nostra solidarietà al lavoratore licenziato dalla Denso di Avellino. Riteniamo che questo licenziamento non colpisca il singolo lavoratore ma tutte le lavoratrici e I lavoratori di questa azienda e lancia un messaggio molto chiaro che lede le libertà sindacali di lavoratrici e lavoratori. Lede quel diritto a confrontarsi, a partecipare e ad eleggere le proprie rappresentanze sindacali all'interno del posto di lavoro. Questo non possiamo permetterlo". Così Elisa Laudiero della segreteria Cgil Napoli e Campania che questa mattina ha partecipato al presidio in solidarietà al lavoratore delegato della Uilm, licenziato nei giorni scorsi dall'azienda.
"Difendiamo - ha detto Laudiero - il diritto ad avere un posto di lavoro ma che sia un posto di lavoro che dia dignità alle persone e che soprattutto garantisca i diritti costituzionali previsti dallo statuto dei lavoratori all'interno delle aziende. Quindi - ha proseguito- ci opporremo con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione a questo modo di fare azienda che non tiene conto della centralità e della qualità del lavoro. Non tiene conto delle esigenze e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e lo faremo - ha concluso Laudiero - con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione a partire dal sostegno ai referendum su lavoro e cittadinanza che andremo a votare in primavera".

Al fianco dei lavoratori anche il consigliere regionale Vincenzo Ciampi e don Vitaliano della Sala. “Sono pronto a dare il mio contributo e farmi portavoce, nel mio ruolo istituzionale, di questa delicata vertenza. La vertenza Denso conferma la crisi che vive l’industria in Irpinia, servono misure urgenti”.

Preoccupato anche il parroco di Mercogliano, Don Vitaliano Della Sala che ha voluto rimarcare come il vescovo Aiello sia vicino ai lavoratori: “L’Irpinia vive una fase decisamente complicata, che rischia di cancellare altri posti di lavoro. L’industria della nostra provincia è in grande difficoltà: è un’emergenza sociale che richiede il contributo di tutti. Occorre fare fronte comune, ognuno per la propria parte, per garantire un futuro occupazionale ai tanti lavoratori irpini in difficoltà. Il clima tossico, denunciato dal sindacato, preoccupa non poco: senza un dialogo costruttivo – osserva – diventa difficile immaginare una prospettiva positiva”.