Confesercenti: le proposte al sindaco di Avellino per il rilancio del commercio

L'appello del presidente Giuseppe Marinelli

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Confesercenti, Marinelli: le nostre proposte al sindaco di Avellino per il rilancio del commercio

Avellino.  

“Un confronto proficuo sulle prospettive del commercio e delle attività produttive e interventi di sostegno e promozione del settore. E' ciò che chiediamo al sindaco di Avellino, Laura Nargi, e all'assessore Leandro Vittorio Savio”. Ad affermarlo è Giuseppe Marinelli, presidente provinciale di Confesercenti Avellino.

“Il terziario - ha proseguito il numero uno dell'associazione di categoria - è una risorsa importante per l'economia e l'occupazione nel capoluogo e nell'intera provincia, ma da molto tempo è costretto a fronteggiare diverse criticità. In particolare, i negozi di prossimità sono in affanno e per numerosi operatori è sempre più difficile andare avanti. Le piccole attività del territorio però rappresentano anche un valore sociale: sono un presidio contro la desertificazione urbana, soprattutto nei quartieri periferici, e un argine contro il degrado e la svalutazione del patrimonio immobiliare e abitativo.

E' necessario, quindi, che l'amministrazione cittadina metta in campo interventi specifici per il rilancio delle attività e supporti la creazione di nuove imprese, adoperandosi per una collaborazione fattiva con gli altri enti e livelli istituzionali, per la definizione di un piano per l'ammodernamento del sistema produttivo e commerciale provinciale e la progettazione di misure per lo sviluppo dell'Irpinia.

Al sindaco e alla giunta di Avellino proponiamo, come avevamo suggerito pubblicamente a tutti i candidati, pochi semplici provvedimenti per avviare un percorso nuovo: riduzione della Tari, in modalità da stabilire, che oggi è tra le più alte d'Italia; la disponibilità a definire una programmazione di manifestazioni volte alla promozione del commercio ed eventi che abbiano concrete e durature ricadute per la comunità e per tutte le attività locali; l'impegno a rivitalizzare la consulta comunale del commercio, quale luogo di effettivo dialogo con l'ente, ormai ferma da tempo. Da parte nostra, riprenderemo prossimamente la campagna di ascolto delle imprese per raccogliere idee e istanze degli esercenti”.