Con l’approvazione dell’Atto di affidamento del servizio idrico integrato alla società Alto Calore S.p.A. per l’intera provincia di Avellino (e in via transitoria, per alcuni Comuni della provincia di Benevento) - firmato dal Presidente Vincenzo De Luca nelle funzioni di commissario con poteri sostitutivi - viene salvaguardata e consolidata la gestione pubblica dell’acqua in Irpinia.
Con questo provvedimento, la Regione Campania mette al sicuro il patrimonio tecnico, economico, culturale e sociale dell’Alto Calore. Dopo 85 anni di storia, potrà tornare ad essere un modello organizzativo e industriale nel Mezzogiorno e nel Paese, esattamente come l’originario Consorzio fu durante tutto il ‘900.
Vanno ringraziati per questo il Presidente Vincenzo De Luca, l’Assessore all’Ambiente Fulvio Bonavitacola, la Struttura e gli Uffici competenti della Regione Campania che, in questi lunghi e intensi mesi di impegno, hanno lavorato con sobrietà e determinazione nell’interesse esclusivo delle Aree Interne, delle comunità locali, del nostro territorio.
Doverosamente occorre rendere merito di questo risultato all’Amministratore unico dell’Alto Calore Spa, l’amico Michelangelo Ciarcia. Supportato dalla straordinaria professionalità dimostrata dalla struttura e dal management aziendale, ha aderito e ben interpretato il piano elaborato dalla Regione Campania, centrando il risultato di un salvataggio ormai a portata di mano. Decisivo è stato l’alto senso di responsabilità dimostrato dai soci dell’azienda pubblica, i Sindaci, che hanno sostenuto e difeso anche nella sede distrettuale associata il progetto regionale, non facendo mai mancare una fiducia tangibile a chi era chiamato ad operare.
L’Atto di affidamento del servizio idrico integrato alla società Alto Calore S.p.A. conferma la sincera attenzione e vicinanza di questa Amministrazione regionale della Campania per Avellino, per l’Irpinia e le Aree Interne, considerando gli investimenti importanti in atto per la tutela delle sorgenti, dei corpi idrici e dei fiumi dell’Irpinia e del vicino Sannio, dove importanti notizie arrivano dalla Diga di Campolattaro.
Anche nei momenti più difficili sono stato fiducioso che l’Alto Calore e la sua storia avrebbero superato la prova più difficile. Sapevo che la strada indicata dalla Regione Campania, a dispetto di qualche scettico, era l’unica percorribile.
Non posso che esprimere la mia soddisfazione sotto ogni punto di vista, per gli uffici che ho l’onore di ricoprire oggi nell’Osservatorio Regionale sui Rifiuti e alla guida del Coordinamento per la Sostenibilità, ma anche per il mio impegno passato sul ciclo idrico delle acque al vertice dell’allora Consorzio Interprovinciale, prima che nella Giunta Regionale come Assessore all’Ambiente.
Grazie all’Atto di affidamento del servizio idrico integrato, per l’Alto Calore S.p.A. si apre una nuova straordinaria fase, auspicabilmente improntata alla massima innovazione, per costruire con efficienza, economicità e competitività, una gestione sostenibile e moderna.
Con le certezze necessarie a realizzare il risanamento finanziario ora disponibili, l’Alto Calore S.p.A. potrà ora accedere ai fondi del PNRR per rifare acquedotti, dotare l’infrastruttura di nuovi impianti, contribuire alla transizione ecologica spostando su fonti rinnovabili il suo primario fabbisogno energetico.
Valendosi degli strumenti che la legge regionale 2 dicembre 2015 n. 15 offre al ciclo integrato delle acque, il nuovo Alto Calore S.p.A. sarà protagonista di una importante pagina di ripresa e resilienza per lo sviluppo economico in accordo con il rispetto degli equilibri ambientali ormai imprescindibili.
Il compito degli enti locali deve ora proseguire con altrettanta serietà, pazienza e determinazione. Solo così l’opportunità del salvataggio oggi offerta dalla Regione Campania potrà essere colta a beneficio dei cittadini, del territorio e del suo sviluppo.