La società IRPINIAMBIENTE ha dovuto registrare, suo malgrado, alcuni dati e riferimenti riportati dagli organi di informazione negli ultimi giorni e nelle ultime ore che non risultano essere rispondenti agli effettivi riscontri.
Senza entrare in nessun modo nel merito della dialettica e delle contrapposizioni relative alla vicenda degli assetti legislativi ed organizzativi futuri del comparto, per quanto di competenza della Società e, per quanto concerne esclusivamente le azioni di natura gestionale, preme precisare due aspetti non correttamente riportati.
Il primo riguarda i costi di smaltimento della frazione umida, che come già ampiamente anticipato dal management societario, hanno registrato un abbattimento superiore al 50% rispetto a quanto contrattualizzato dalla società fino allo scorso mese di febbraio. La diminuzione del costo di smaltimento, comprensivo del costo di trasporto all’impianto, è stata resa possibile non solo individuando un prezzo a base d’asta coerente con l’andamento del mercato ma escludendo dalla procedura di gara la partecipazione della categoria degli intermediari.
Il secondo aspetto che IRPINIAMBIENTE SpA intende precisare e smentire riguarda le presunte perdite economiche che la società starebbe registrando. A tale scopo, si dichiara che il conto economico di IRPINIAMBIENTE SpA è in equilibrio e non corrisponde ad un dato reale quanto registrato e riportato dagli organi di informazione circa la maturazione di perdite nella misura di 2 milioni mensili. Infine, la valutazione in corso di verifica circa l’opportunità di cedere in pagamento ai fornitori i propri crediti scaturisce dall’esigenza di migliorare la finanza aziendale alla luce della morosità riscontrata nei confronti di diversi Comuni serviti.
Le precisazioni sono necessarie soprattutto per restituire ai cittadini serviti da IRPINIAMBIENTE SpA e alle maestranze in essa impiegate, la serenità necessaria allo svolgimento del servizio in maniera regolare e puntuale, come fino ad oggi fatto.