Ancora impasse alla Camera di Commercio Irpinia – Sannio nata sotto il segno delle polemiche con le elezioni dello scorso 19 luglio che hanno designato Bruno presidente.
Nell'ultimo consiglio, infatti, dopo l'ok alle istanze di Confindustria Benevento, che chiedeva di organizzare gli incontri degli organi camerali sia nella sede irpina che in quella sannita, e la creazione di una commissione per la stesura dello Statuto e dei regolamenti si è registrato un brusco stop al resto delle attività.
Innanzitutto la giunta, composta da otto membri, ne ha visti presenti solo quattro, col numero legale che ovviamente non c'era impedendo la discussione: un segnale non certo positivo che manchi il numero legale in una giunta da poco costituita da un presidente da poco eletto.
Il caos si è registrato anche sull'approvazione di documenti inereneti alla situazione contabile dell'ente, quelli relativi alla situazione delle due camere prima della fusione.
L'ok è arrivato ma solo con nove voti e grazie all'astensione di 12 consiglieri dell'opposizione, ciò in virtù del voto contrario dei membri di Uninmpresa, che erano nella maggioranza che ha portato all'elezione di Bruno: al centro, tra le altre cose, la guida dell'azienda camerale speciale Valisannio.
Una situazione difficile dunque con orizzonti che si fanno opachi, senza astensioni ci sarebbe andati al commissariamento, che avrebbe avuto al di là degli aspetti politici l'effetto di una mortificazione per i territori e le aziende.