I lavoratori della Comunità Montana dell’Ufita oramai, da oltre sei mesi, non percepiscono lo stipendio ed è per questo che ieri, sera 04 novembre, una loro delegazione ha deciso di protestare pacificamente presso la sede dell’Ente ad Ariano.
“Le modalità di pagamento della Regione Campania sono cambiate, spiega Michele Turcio dirigente Si.FU.S presente a fianco ai lavoratori, “mentre prima, attraverso i fondi europei, si riusciva più o meno a pagarne gli stipendi a scadenza, adesso, con la presentazione dei progetti che sono in capo agli Enti stessi è molto più difficile. Undici delle comunità sono state definite anche ‘virtuose’ perché hanno già presentato i progetti mentre altre 14 di cui fa parte Ariano sono ancora mancanti. Tuttavia né le prime né queste ultime si sono viste pagare ai propri lavoratori le mensilità mancanti perché, anche le così dette “virtuose” si sono viste rigettare i progetti già presentati a causa di mancanza di documentazione.
Chiediamo pertanto, continua Turcio, un intervento conciso e decisivo da parte dei sindaci delle comunità dell’Ufita. Oggi, infatti, ho incontrato il sindaco del comune di Vallata Giuseppe Leone che mi ha garantito che lunedì prossimo chiederà un consiglio straordinario a nome di tutti i sindaci che oggi rappresentano la minoranza di quell’ente e come primo punto all’ordine del giorno ci sarà proprio la questione degli stipendi non riscossi. Inoltre mi ha garantito che chiederà un intervento immediato all’assessore all’Agricoltura campana, On. Caputo, per la risoluzione della problematica.
E’ indubbio che lotteremo duro fino alla fine per ridare la dignità al lavoro e ai lavoratori, ma occorre fare presto; molti di loro stanno vivendo ore drammatiche che si sono aggravate con il ricevimento anche di cartelle esattoriali a cui non riescono a far fronte perché non hanno nemmeno più i soldi per mettere un piatto in tavola"
Ricordiamo che il Sifus ha già denunciato tutto agli organi competenti quali l’Ispettorato del Lavoro e alla Prefettura, e ora si aspettano gli esiti.