Progettazione del Recovery Plan, i sindacati irpini in una nota unitaria dettano l'agenda e le priorità alla politica.
“Le condizioni di criticità e i nodi da sciogliere nel Paese, per poter cogliere le occasioni di Ripresa e Resilienza poste dalla strategia della Next Generation UE, appaiono cogliere nel segno per il territorio Irpino, totalmente interessato da deficit rilevati nell’analisi del Recovery Plan riconducibili ad una debole dinamica degli investimenti; alla desertificazione demografica e bassa natalità, ridotta dimensione delle imprese; scarsa competitività infrastrutturale; mancata definizione e attuazione LEA (Sanità, Trasporti, Istruzione), mercato del lavoro fermo, in declino e poco trasparente.
Considerati i tre Assi Strategici individuati dal governo, digitalizzazione e innovazione; transizione ecologica e economia circolare; inclusione sociale e territoriale. Rilevate le priorità trasversali su cui valutare chiaramente gli impatti macroeconomici e occupazionali: donne, giovani e Mezzogiorno, abbiamo inteso incontrare gli stakeholder del territorio al fine di provare comunemente a superare le logiche di parti e di parte che purtroppo da troppo tempo hanno contraddistinto l’azione programmatica e finanche di rivendicazione, segnando drammaticamente il futuro di questa terra” spiegano i tre segretari.
Definire un’idea di sviluppo cogliendo le indicazioni e le opportunità poste dalle ingenti risorse definite dalla UE, può costituire l’ultima occasione per un rilancio delle Aree Interne e per esse dell’intero Mezzogiorno, riscrivendo il modello di Sviluppo Sostenibile, Energia Rinnovabile ad Idrogeno Green, tutela sistema Idrografico, sorretto da un Sistema Infrastrutturale da completare ed in parte da definire, ridisegnando l’offerta dell’infrastruttura immateriale dei Servizi per restituire la libertà di nascere e vivere nei nostri luoghi, questa l’agenda delle priorità.
“Come parti sociali – proseguono- riteniamo che nel solco delle indicazioni che vengono dalla UE si possa definire un Piano di Sviluppo per l’Irpinia da porre ai soggetti attuatori delle attività interessate dagli investimenti, con la clausola assolutamente necessaria ed indispensabile che deve accompagnare ogni misura e intervento, che sostenuta da processi strutturali di riforma, possa tradurre materialmente il risultato atteso del saldo occupazionale, che abbiamo voluto chiamato “Contatore dell’Occupazione” per restituire trasparenza e chiarezza di accesso al mondo del lavoro”.
Dopo aver incontrato il Presidente della Provincia Avellino; il Sindaco di Avellino; il Presidente Confindustria Avellino; il Presidente ASI Avellino;il Presidente Progetto Pilota Alta Irpinia e il sindaco di Ariano sede della Stazione Hirpinia, è in programma un incontro con il Presidente della Commissione Sanità Regione Campania, per un confronto sulle esigenze ed ipotesi di allocazione delle risorse per un ridisegno dell’offerta sanitaria e socio Assistenziale alla luce delle lacune, già esistenti, rafforzatesi drammaticamente con il Covid.
“La nostra finalità è stata ed è sostenuta dalla inderogabile esigenza di offrire al territorio un’occasione di unicità di intenti per cogliere l’opportunità che per il Sindacato Confederale Irpino era già stata chiara e definita a partire dall’ottobre 2019 quando consegnammo al Premier Conte una bozza di Contratto di Sviluppo Istituzionale quale strumento per il rilancio del nostro Territorio.
I primi, piccoli e speriamo fondanti, segnali di questa attività di stimolo e persuasione, stanno venendo a sistema, leggiamo di una condivisione tra i Sindaci della Valle Ufita circa l’allocazione sul territorio dove sorgerà la Stazione dell’AV/AC di una Piattaforma logistica integrata con l’opera in via di realizzazione, così come posta a Confindustria, ad ASI ed allo stesso sindaco del Tricolle; così come abbiamo rilevato con piacere le iniziative del Comune di Avellino circa la riqualificazione del territorio che insiste sulla stazione ferroviaria e di altre infrastrutture cittadine scaturite dal confronto avuto in sede comunale. Ovviamente – chiosano Fiordellisi, Buonavita e Simeone- mancano ancora tante questioni poste e che meritano risposte, soprattutto legate allo sviluppo industriale 4.0, produzioni ad impatto climatico zero, ed alle riforme che si dovranno determinare sul territorio e che andranno ad inserirsi nel ridisegno dei servizi che saranno determinanti per la qualità della vista e il rilancio delle nostre aree interne”.
Cgil, Cisl e Uil di Avellino si incontreranno lunedì mattina presso la sede della CISL per fare il punto della situazione, per definire le ulteriori azioni di confronto, e soprattutto le iniziative da porre in essere “per la indispensabile fase di sintesi delle diverse azioni poste ed in essere, al fine di riuscire comunemente a definire un documento che tenga dentro tutte le opportunità e prospettive poste dal territorio che in tal modo si presenterebbe all’appuntamento del Recovery Plan con una fase vera e sostenibile di avvenuto e sostenuto dialogo sociale, governance, così come indicato dal sistema di best practices posto alla base della strategia Next Generation UE”.