"La trattativa con la Sidigas si fa sempre più spinosa ed incerta. In un momento così fragile per l'economia, pretendiamo chiarezza dai vertici della società e garanzie concrete sul futuro lavorativo di tutti gli addetti. È necessario, quindi, un confronto in tempi stretti.
L’evoluzione che sta interessando il Gruppo sembra ormai sempre più rivolta a spacchettare e trasferire i lavoratori presso società non presenti sul territorio, dove, l’azienda nel corso degli anni ha fortemente consolidato la propria posizione di leadership nel settore della distribuzione e vendita del gas metano.
Gli stessi lavoratori chiedono risposte in merito ai motivi di tali scelte che, non comprendono in ragione delle potenzialità di crescita dell’azienda che loro stessi, costantemente, si impegnano a mantenere salde.
In tale contesto i vertici societari sembrano intenzionati a vendere ad un'altra società operante nel settore energetico. E’ quanto emerge da un CdA tenuto il 14 maggio e reso noto ai sindacati dagli stessi lavoratori e non dal gruppo, con il quale ci eravamo confrontati circa due settimane prima.
Chiediamo risposte in merito alle necessità che portano ad adottare tale decisione e garanzie per il mantenimento dei livelli occupazionali".
Così in una nota congiunta Costantinos Vassiliadis, segretario provinciale dell'Ugl Avellino, e Massimiliano Zirpolo, coordinatore provinciale Ugl Chimici Gas.
"L' obiettivo fondamentale - proseguono i sindacalisti - è quello di scongiurare smembramenti societari. La risoluzione delle problematiche societarie tutto deve avvenire nel pieno rispetto dei lavoratori. Se non avremo un confronto con la società in merito a quanto deciso in CdA, faremo sentire la nostra voce nelle sedi opportune".