Cardito Gomme: "Che emozione rialzare la saracinesca"

Alessandro Scaperrotta: "Abbiamo perso amici: è atroce. Ripartenza? Sì, lo dobbiamo al territorio"

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Ariano Irpino.  

“La chiusura? Dura, sì, ma non quanto perdere amici, clienti storici, volti cari e conosciuti. Quello è stato atroce”. Così Alessandro Scaperrotta, titolare di Cardito Gomme di Ariano Irpino, eccellenza del settore, che ha dovuto affrontare la pandemia in piena zona rossa: “La nostra è un'azienda che rientrava appieno tra quelle ritenute strategiche dal Governo – spiega Alessandro – perciò non avremmo dovuto chiudere, ma visto quanto accaduto, viste le notizie che ci arrivavano dal nostro paese, per rispetto dei collaboratori, dei clienti e di chi stava soffrendo ci siamo fermati”.


Ma proprio per il paese, per il territorio, per i lavoratori, la ripartenza è fondamentale, e Alessandro è uno che non si arrende: “Naturalmente un'azienda che chiude ha inevitabilmente una perdita molto importante: quello che abbiamo perso non si può recuperare ma andiamo avanti. Andiamo avanti con tante nuove idee, con tanta voglia di lavorare e con entusiasmo fortissimi...anzi...”e qui Alessandro esita, gli trema un po' la voce, ma è un'entusiasta, va avanti: “Quando ho rialzato la saracinesca dopo tanto tempo mi è venuto quasi da commuovermi, mi sono sentito esattamente come quando l'ho tirata su per la prima volta 24 anni fa: giuro, una sensazione incredibile”.


Mettersi alle spalle il periodo più nero dunque, per le imprese, per Ariano e ripartire con forza: segnali importanti di speranza per tutto il settore, per il territorio.
“Sono carico, siamo carichi: vogliamo lavorare, non abbiamo neppure beneficiato delle misure del Governo, per me inutili, se vogliono dare testimonianza di vicinanza vera taglino determinate tasse che in questo momento ci paralizzano oppure immettano liquidità vera, altrimenti fa nulla, andiamo avanti da soli, lo abbiamo fatto sempre, riusciremo anche stavolta”.