D'Interni: "Covid? E' successo, ora ripartiamo con entusiasmo"

Di Rubbo, interior design e patron: "Siamo un popolo noto per la capacità di superare cose brutte"

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Mercogliano.  

Si viene travolti da un piacevole e caldo entusiasmo quando si parla con Angelo Di Rubbo, interior design e patron di D'Interni, azienda di Mercogliano che si occupa di arredamento di alta qualità.
Un entusiasmo che parla di futuro, di ripartenza, di voglia di lavorare e amore per il lavoro che colpiscono, in un momento terribile e in considerazione dei danni subiti dalla sua azienda: “Praticamente abbiamo perso metà del fatturato annuale: tenga in considerazione che il nostro settore va di pari passo coi matrimoni, che sono bloccati e siamo bloccati anche noi. Pensi che avevo programmato la presentazione del nuovo showroom per metà marzo, con un gran bell'evento anche”.
Praticamente senza salvagenti: “Quegli ammortizzatori messi in campo incidono poco per un settore come il nostro, aziende piccole che si occupano di un target di qualità: tutto in questo caso si basa sulla forza dell'imprenditore e dell'azienda, ma dico che alla fine non è che ci sono formule magiche o grandi soluzioni, recuperare quello che abbiamo perso è difficile e pure improbabile”.
Ma al futuro Di Rubbo guarda con ottimismo: “Noi siamo un popolo che è storicamente portato a mettersi alle spalle le cose brutte,c'è voglia di futuro e noi siamo pronti”. D'altronde quale azienda è più proiettata al futuro, a un bel futuro, di chi si occupa di accompagnare sogni e progetti di visa, definendo e costruendo i luoghi dove si creeranno nuove famiglie, presumibilmente nuova vita: “E in un periodo come questo abbiamo imparato a stare in casa, a vivere al meglio i rapporti personali, abbiamo vissuto di più le nostre case e dunque io ci credo: credo nel nostro paese, credo nella qualità del nostro made in Italy, credo nelle persone”.
E non è l'unico, il patron di “D'Interni” di Mercogliano: “Ho in mail tantissime comunicazioni di aziende che ci informano che hanno riaperto e sono pronte, molti colleghi che ho sentito in questi gironi sono sulla mia stessa linea d'onda: insomma, c'è voglia di ripartire, di vivere, di tornare al lavoro che amiamo, con entusiasmo”.