“I braccianti agricoli sono gli unici esclusi dal bonus di 600 € per aprile e maggio. Speriamo che l'indiscrezione non sia confermata e che si dia continuità agli interventi a sostegno del reddito già previsti nel Decreto Cura Italia di marzo.
I professionisti con casse autonome (medici, commercialisti, avvocati, notai, geometri, etc possono avere diritto al bonus di 600 euro). I lavoratori autonomi iscritti alle casse di previdenza private potranno contare su un indennizzo di 600 euro per il mese di aprile e maggio. A tutti questi vengono erogati fondi senza nemmeno nessuna verifica di reddito o situazione patrimoniale?
Lo comunicano il segretario generale della Uila Campania, Emilio Saggese ed il segretario territoriale della Uila Avellino-Benevento attraverso una nota inviata dall'organizzazione sindacale, ai parlamentari campani ed ai prefetti delle Province di competenza . La Uila chiede chiarezza!
70.000 circa, sono i braccianti agricoli e gli Otd del comparto forestazione campana di cui circa 5.000 della Provincia di Avellino e circa 3.500 della Provincia di Benevento.
Come anche tutti gli operai agricoli del nostro Paese, sono spariti dalle bozze del cosiddetto Decreto-legge di maggio. Infatti, risultano esclusi, almeno per ora, dalla lista dei lavoratori per i quali il Governo prevede la proroga del bonus da 600 euro. Forse, una svista? Una dimenticanza? Se così non fosse, saremmo di fronte a un clamoroso benservito ai danni di chi in questi mesi di emergenza Coronavirus sta garantendo all’Italia un servizio essenziale tra fatiche, rischi e stenti. Fortissima è anche la preoccupazione che verrebbe dai lavoratoriabituati sì a sopportare la fatica quotidiana, ma non a tollerare una palese violazione del principio di eguaglianza.
Chiediamo, quindi, di sostenere il reddito dei nostri lavoratori precari, che ne hanno certamente più diritto di tante altre categorie alle quali è stata destinata l’indennità”.
La Uila denuncia il paradosso di un provvedimento per il quale un bracciante agricolo non avrebbe più diritto all’indennizzo al contrario del suo datore di lavoro, coltivatore diretto, cui spetterebbe il bonus fors’anche maggiorato rispetto a marzo.
La Uila chiede a tutti i Deputati e Senatori Campani di dare voce alle istanze delle fasce più deboli dei lavoratori invitandoli ad essere più responsabili e scongiurate il pericolo di una potenziale bomba sociale.