Riapre l’automotive, casse integrazioni in ritardo

Va bene per i lavoratori delle grandi fabbriche, mentre resta il dramma delle piccole aziende

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Il punto della situazione

In provincia di Avellino riparte oggi l’Automotive il settore trainante dell’economia Irpina. Riapre la Denso di pianodardine con un piano anti contagio d’eccellenza. Riparte Industria Italiana Autobus che ha avuto il via libera dal consiglio di fabbrica di procedere a nuove assunzioni di giovani e di preservare gli over 60 in cigo, in attesa del rientro.

La Ema di Morra de Sanctis che lavora già dal 14 aprile con un protocollo pilota concordato in video conferenza con la prefettura. La Sirpress di Nusco con importanti commesse con i tedeschi di Mercedes e Audi e con piani di sviluppi in prospettiva.

La Fca di Pratola Serra si prepara al rientro a breve, vista la riapertura di Mirafiori e di altri grandi stabilimenti italiani.

I lavoratori delle grandi fabbriche dichiara il segretario generale della Fismic/Confsal Giuseppe Zaolino, hanno avuto l’anticipazione della cassa integrazione e questo ha mitigato gli effetti della chiusura forzata da covid-19 mentre tutto il mondo delle piccole e piccolissime aziende, non avendo liquidità, hanno chiesto il pagamento diretto all’Inps e questo ha generato il problema della lunga attesa. Sono due mesi che a migliaia di lavoratori manca il minimo vitale.

Sono stati lasciati soli dallo stato e finiti nella morsa della burocrazia. All’inizio della pandemia, conclude
Zaolino, avevamo lanciato l’allarme del rischio delle lunghe attese. Troppi annunci e pochi risultati .La rabbia di questi lavoratori si farà sentire nei prossimi giorni se non si procederà rapidamente a risolvere questo
problema."