Natale, costa troppo tornare. Il bus autogestito dei terroni

Da un campano la proposta. In tanti a bordo del pullman autogestito con biglietto "sospeso"

L’affitto del pullman, in sostanza, è stato pagato da diverse aziende, compresi vari brand meridionali con punti vendita a Milano.

Contro il caro voli, soprattutto durante il periodo natalizio, il blogger campano Stefano Maiolica si è inventato il bus autogestito. 87 ragazzi meridionali sono partiti da Milano per arrivare in Campania a Napoli, Cosenza e Catania. Un viaggio di 1500 chilometri quello affrontato, con più tappe e più di 20 ore, a costo zero. Tanti i campani a bordo, come i calabresi e persone originarie di altre regioni a sud del Paese. "Dopo aver lanciato la proposta sui social, si sono fatte avanti delle aziende che hanno sostenuto le spese", dice Maiolica, autore del sito "Un terrone a Milano". Un bel segnale di impegno per chi vive lontano da casa. 

Il campano Maiolica impiegato in un’azienda di Monza ma, soprattutto, fondatore e autore del seguitissimo blog “Un terrone a Milano”, dove ha lanciato l’iniziativa ha invitato tutti a riflettere su quanto costi tornare a casa, per le feste tra prezzi proibiti nei giorni di maggiore richiesta per i trasporti in Italia. «Ho deciso di agire perché ogni anno tantissimi giovani come me si trovano costretti a mettere in conto spese folli, insostenibili per tornare dalle proprie famiglie» ha raccontato intervenendo a “L’Aria che tira” (La7)

Sono campani, calabresi e siciliani i passeggeri del pullman.  A bordo anche una famiglia che avrebbe dovuto spendere 1200 per trascorrere il Natale a Taormina, comune di cui sono originari.

Anche quest’anno – ha aggiunto – sarebbe stata la stessa storia, così, invece di limitarmi a parlarne, ho voluto fare qualcosa di concreto».

La corriera – nome in codice “AttraversaTam – è stata sostenuta grazie al sistema del “biglietto sospeso”, brillante idea di Stefano che richiama il “caffè sospeso” tanto in voga nei bar napoletani. «Noi abbiamo sfruttato questa idea proponendola agli sponsor». L’affitto del pullman, in sostanza, è stato pagato da diverse aziende, compresi vari brand meridionali con punti vendita a Milano. Ai passeggeri Stefano ha chiesto comunque il versamento di una quota simbolica di 10 euro che, sottolinea sul blog, «ci servirà per comprare dei regali da donare ai bambini delle case – famiglia e ai bambini che dovranno passare, purtroppo, il Natale in ospedale».Una iniziativa che suona da monito alle aziende di trasporti, aerei, su gomma e ferroviari, evidentemente sorde alle necessità di pendolari e fuorisede, cui Stefano ha dedicato un post al vetriolo postato su Facebook poco più di un mese fa.

«Siamo ben consapevoli che l’economia si fondi sulla legge della domanda e dell’offerta e che siamo davvero in tantissimi a voler tornare a casa per le feste» scriveva il blogger nel messaggio. Ma «bisognerebbe agevolare gli spostamenti all’interno del nostro Paese per riuscire davvero ad avvicinare un Sud e un Nord» e «invece un “Milano – Catania” costa quanto “Milano – New York”».Un post diventato virale. E così un'azienda ha contattato il blogger realizzando il progetto e consentendo il rientro dei meridionali a casa, a bordo dello speciale bus.