Ente Provincia, Santacroce: a rischio il futuro dei lavoratori

L'analisi del segretario provinciale della Cisl Fp Irpinia-Sannio

Avellino.  

«Dopo il pesante giudizio espresso nei giorni scorsi dalla Sezione delle Autonomie della Corte dei Conti sulla riforma degli Enti intermedi delle Regioni, meglio conosciuta come legge “Delrio” , ancora più nebuloso appare il futuro dei lavoratori dell’Ente Provincia e dei servizi di viabilità, ambiente, trasporti, servizi sociali, cultura, formazione». È quanto afferma Antonio Santacroce Segretario Provinciale della Cisl Fp IrpiniaSannio.

«A poco più di un anno dall’entrata in vigore della legge “Delrio” - continua Santacroce - la Corte dei Conti ha effettuato una valutazione sugli andamenti finanziari delle Province e sull’erogazione dei servizi al cittadino evidenziando l’incertezza nella indicazione della titolarità delle funzioni non fondamentali; il rinvio ad un futuro intervento legislativo per la riallocazione delle risorse umane, strumentali e finanziarie; la  mancata attuazione del principio di sussidiarietà nel senso indicato dalla legge ed, al contrario, diffusa tendenza ad un accentramento in capo alla Regione delle funzioni amministrative precedentemente svolte dalle Province; il rinvio degli atti per la riallocazione delle funzioni; l’ assenza di specifiche disposizioni sulla determinazione degli ambiti territoriali ottimali per l’esercizio delle funzioni; la mancata applicazione  in ordine alla conservazione in capo alle Regioni dei servizi a rilevanza economica».

Ma l'analisi del sindacalista non si ferma qui. «Da un lato siamo di fronte ad uno stallo anche nell’ambito della Regione Campania – prosegue  Santacroce - dall’altro  dobbiamo prendere atto che i tagli imposti dalla legge di stabilità, che si sono aggiunti a quelli già previsti anche per il 2015 dal d.l. n. 66/2014, sono intervenuti ancor prima che fosse possibile conoscere la distribuzione delle competenze fra Province, Città metropolitane ed altri Enti. Il problema dei Centri per l’Impiego, accanto a quello della sostenibilità economica dei servizi per il mercato del lavoro, è preoccupante. Si sta togliendo ossigeno ad un servizio che per sua natura si sostiene solo attraverso un saldo coordinamento con le politiche attive. Un servizio che invece di essere sostenuto e riprogrammato viene abbandonato alla casualità di esigenze contingenti».

E che dire poi sulla vicenda della Polizia Provinciale. «Anche questa -sottolinea - ricompresa nel decreto. La confluenza nell’ambito delle polizie municipali dimostra che poco o nulla si conosce delle funzioni esercitate da entrambi i servizi di polizia e che, soprattutto, non si voglia riconoscere agli  agenti di polizia provinciale la specificità professionale maturata in decenni di servizio. E’ facile intuire il graduale deterioramento dell’equilibrio finanziario a cui anche questa Provincia è destinata e le pesanti conseguenze sui lavoratori e le loro famiglie ma, soprattutto quale futuro attende i cittadini della nostra provincia? La Cisl Fp IrpiniaSannio, non solo vuole informare l’opinione pubblica del difficile momento vissuto dai lavoratori ma intende anche rendere partecipi i cittadini  sull’impossibilità di vedersi garantiti i servizi di viabilità, ambiente, trasporti, servizi sociali, formazione, lavoro, controllo ambientale e scuola. Per questo sollecitiamo il Presidente Gambacorta a concludere quanto stipulato con il CCDI anno 2014, ad avviare i lavori di contrattazione per l’anno 2015 e valutare- conclude il Segretario Provinciale Antonio Santacroce - quanto segnalato dalla CISL FP nell’ultimo incontro  al fine di intraprendere un’analisi attenta sui percorsi da farsi nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini».

Redazione