Ex Irisbus, indotto all'attacco: impegni concreti

Le imprese irpine: troppi proclami in campagna elettorale, presto un inocntro con Del Rosso

Avellino.  

Ex Irisbus alla stretta finale. Saranno decisive le prossime settimane per capire le reali prospettive dello stabilimento ufitano ed i tempi di rilancio. «L’indotto ex Irisbus non si farà coinvolgere in queste rozze e ripetitive manovre e continuerà a percorrere la sua strada con il solo obiettivo di avere, entro il mese di giugno, un quadro chiaro e ben definito sul futuro dello stabilimento di Flumeri».

Carmine Loffredo, uno degli imprenditori impegnati nell'indotto Irisbus, attacca senza mezze misure «chi, in queste occasioni elettorali, ricorre sempre alla tecnica di chi la spara più grossa verso i momentanei rivali per ottenere consensi. Tali affermazioni, apparentemente propositive nell’interesse della comunità, come sempre vengono fatte cadere nel dimenticatoio, subito dopo la tornata elettorale».

La strada seguita dall’indotto porterà ad una serie di incontri diretti con l’amministratore Del Rosso «per capire se la sua discesa in campo rappresenterà un'effettiva opportunità per la comunità irpina o se è solo una delle tante bolle di sapone dei soliti furbetti di quartiere. Lo capiremo nelle prossime settimane. Tutto ciò nella convinzione che è possibile la riapertura dello stabilimento in Valle Ufita non nel 2017 ma già agli inizi del 2016. Con la certezza che, alla fine dello stesso anno, sarà possibile produrre bus e con la speranza che i posti di lavoro non saranno 300 bensì 1000, più quelli dell’indotto».Gli imprenditori irpini chiedono ai candidati impegni concreti sulla partita Irisbus. 

Marco Grasso