Autobus, da luglio Flumeri e Bologna saranno porto franco

L'annuncio dell'ad di IIA Del Rosso al termine dell'incontro con l'indotto ex Irisbus

«Significa che potremo allargare i nostri orizzonti all'estero senza dover pagare dazi e gabelle». E sulla trattativa con Fiat: «Abbiamo acquisito lo stabilimento a zero euro ma loro si sono portati via una linea che stanno usando in Sud Africa».

Venticano.  

Prima dell’incontro presso l’Hotel Europa di Venticano con i rappresentanti dell’indotto ex Irisbus, l’amministratore delegato dell’Industria Italiana Autobus, Stefano Del Rosso, ha incontrato i referenti sindacali di Fismic, Giuseppe Zaolino, e Ugl Metalmeccanici, Antonio Oliviero. Entrambi hanno espresso grande preoccupazione sui tempi di avvio della produzione a regime. «Non vogliamo fare la fine della Indesit in provincia di Caserta» ha detto il segretario Fismic. «Sappiamo anche dei ritardi del Governo ma se la IIA è una nuova realtà bisogna lavorare anche ad un rilancio dei rapporti e noi siamo pronti a fare la nostra parte. Intanto, però, la fabbrica qui è ferma e noi siamo preoccupati».

«Mi prendo le mie responsabilità ma prima di essere giudicato voglio almeno avere il 50 per delle assegnazioni - ha risposto Del Rosso -. Qualcuno ha già dimenticato che 300 persone erano in procinto di andare in mobilità. Una parola più elegante per dire che sarebbero stati licenziati a breve. Intanto le Regioni hanno bloccato un finanziamento statale di 960 milioni di euro e questo di certo non ci sta aiutando».

Poi, nel corso dell’incontro, qualche piccola indiscrezione del manager sulla trattativa con Fiat: «Difficile svolgere una trattativa limpida coon chi non lo vuole fare o magari ti vuole far diventare un pezzo del suo indotto. Quando si proporranno in una posizione paritetica saremo pronti ad ascoltarli. Del resto è vero che abbiamo acquisito lo stabilimento senza pagare un euro ma non abbiamo avuto neanche finanziamenti pubblici a fondo perduto come Fiat ha invece ottenuto fino alla fine. E, senza curarsi di questo, si è portata via una linea che sta utilizzando per produrre bus in Sud Africa e ha rotto i tubi dell’aria calda... Cosa devo dire di più. Noi prenderemo un finanziamento ma dovremo restituirlo con gli interessi. Questa è la differenza».

Infine un’ultima chicca: «A luglio - ha annunciato Del Rosso - saremo porto franco a Bologna e a Flumeri. Ciò ci consentirà di allargare i nostri orizzonti all’estero senza dover pagare dazi e gabelle».

Alessandro Calabrese