La fontana dei "quattro leoni" è diventato il simbolo dell'emergenza idrica che la città di Solofra vive ormai da due anni. Nel 2014 furono i prelievi effettuati ad uno dei suoi fontanini ad evidenziare la presenza di tetracloroetilene nell'acqua in valori superiori a quelli ammessi per legge. Ed oggi è ancora la fontana ad essere protagonista. Le bocche di due dei quattro leoni sono state tappate, letteralmente. Una scelta esteticamente non ottimale ma che serve a dare un taglio ai consumi di acqua. Stesso trattamento hanno subito anche le altre fontane a getto continuo presenti sul territorio comunale. “E' un provvedimento, ha spiegato il sindaco Michele Vignola, che abbiamo adottato anche negli altri anni e che ora siamo stati costretti a riproporre”. Anche se, ammette, quest'anno la situazione appare più complicata. Di acqua ce ne è poca. A causa dell'emergenza tetracloroetilene l'acquedotto comunale solofrano ha dovuto rinunciare a due pozzi idrici, quelli dove le concentrazioni di tetracloroetilene sono risultate più elevate. Ed è andato in affanno. Le zone alte del territorio per più ore al giorno si ritrovano con i rubinetti a secco. E la cosa avviene senza che ci sia alcuna preventiva comunicazione alla cittadinanza. Intanto l'emergenza idrica sarà al centro della prossima seduta del consiglio comunale di Solofra in programma per il 16 settembre.
Redazione